Dopo che nelle scorse settimane si sono rincorse voci sui probabili acquirenti di BlackBerry (BlackBerry: nonostante il momento difficile “siamo in salute”; Sculley, ex CEO di Apple, interessato all’acquisto di BlackBerry) la società avrebbe deciso oggi per il “dietrofront“.
BlackBerry proverà a risalire la china cercando di raccogliere una somma pari ad 1 miliardi di dollari fra i suoi principali investitori rimuovendo, allo stesso tempo, l’attuale CEO Thorsten Heins per far posto all’amministratore delegato ad interim John S. Chen.
Il passaggio di testimone ai vertici dell’azienda canadese non sarà l’ultimo: si tratterebbe solamente di un primo passo in vista di una profonda riorganizzazione della struttura societaria e manageriale.
Dopo aver assunto una posizione di spicco sia nel mercato aziendale che in quello consumer, BlackBerry ha da qualche anno rallentato il passo non mostrandosi pronta a cavalcare quell’onda di cambiamento che ha investito l’intero mondo dei dispositivi mobili.
Mentre BlackBerry celebra il successo del suo client di messaggistica istantanea (BBM) rilasciato nei giorni scorsi, che pare sia stato scaricato da 20 milioni di utenti Android ed Apple iOS in una settimana, l’ex RIM lascia sul campo importanti quote di mercato nel segmento degli smartphone.
Le ultime statistiche firmate ABI Research indicano che nel terzo trimestre dell’anno sono stati venduti 244 milioni di smartphone; il 35% di essi erano a marchio Samsung. Resta piatta la quota di mercato appannaggio di Apple (al 14%) mentre i dispositivi Windows Phone avrebbero fatto segnare un +165% su base annuale in termini di vendite portando ad una share complessiva del 4%. In caduta libera BlackBerry, che detiene ormai solamente l’1,5% della “torta”.
Sul versante dei sistemi operativi, Google Android avrebbe sfondato la quota dell’80%.