Dopo aver di fatto praticamente abbandonato il mercato degli smartphone (proseguono solo alcuni tentativi per mezzo della cinese TCL: BlackBerry Motion, smartphone dello storico brand senza tastiera fisica), BlackBerry tenta la rinascita concentrandosi sul settore smart home, sulle applicazioni destinate al settore sanitario e al segmento automotive.
Proprio su quest’ultimo è incentrato l’annuncio di oggi di BlackBerry che comunica la disponibilità di Jarvis, un servizio progettato per aiutare le aziende dell’industria automobilistica a individuare i bug presenti software caricati sulle vetture.
Con l’avvento dei veicoli a guida autonoma sarà fondamentale controllare che il software non presenti vulnerabilità e soprattutto che queste non possano essere utilizzate da parte di malintenzionati per assumere il controllo della vettura e mettere a rischio l’incolumità dei passeggeri.
In passato, anche con le auto che conosciamo, si sono già verificati casi di vulnerabilità in grado di mettere al tappeto la sicurezza degli utenti della strada: Uber ingaggia gli hacker della Jeep Cherokee.
BlackBerry Jarvis si propone come uno strumento capace di far emergere per tempo eventuali bug in modo che possano essere subito corretti dal produttore.
Stando a quanto riferito, Jarvis dovrebbe permettere anche la scansione dei binari non sviluppati autonomamente dai singoli produttori ma forniti da terze parti. In questo modo, anche senza una puntuale analisi del codice sorgente, si dovrebbero riuscire a scovare le vulnerabilità presenti.