BitTorrent non è solo un programma ma è piuttosto considerabile come un protocollo peer-to-peer utilizzato per lo scambio di dati in Rete. Meno conosciuto è il “fratello minore” BitTorrent Sync, un’applicazione che sfruttando il protocollo BitTorrent consente di scambiare file privatamente e sincronizzare file e cartelle tra un ristretto gruppo di utenti.
Mentre è di solito piuttosto semplice sincronizzare più sistemi appartenenti alla medesima rete locale, sincronizzare file tra più computer remoti non è una procedura immediata. Allestire un file server e configurare uno script che sia in grado di mantenere aggiornati tutti i vari client non è certo cosa alla portata di tutti.
Ecco che entra in gioco BitTorrent Sync: l’utente potrà mantenere aggiornati i file memorizzati su sistemi remoti senza passare più attraverso alcun servizio cloud e quindi senza utilizzare né server centralizzati né sistemi “sulla nuvola” gestiti da terzi.
Nel nostro articolo Sincronizzare tra più computer remoti, senza usare servizi cloud abbiamo illustrato tutte le principali funzionalità di BitTorrent Sync mostrando alcuni esempi pratici di utilizzo.
Oggi gli autori dell’applicazione sono raggianti: dopo il lancio, lo scorso novembre, della versione aggiornata di Sync (release 1.2), gli utenti sarebbero addirittura raddoppiati nel giro di un mese toccando la soglia dei 2 milioni di utilizzatori.
“Stiamo crescendo due volte più rapidamente rispetto a Dropbox“, si legge sul blog di BitTorrent in un post incentrato su Sync ove si spiega anche che ciascun utente, mediamente, muoverebbe circa 20 GB di dati, 40 volte il quantitativo di informazioni che vengono salvate su Dropbox.
Gli autori di BitTorrent Sync alzano la testa anche sul versante delle performance: l’applicazione permetterebbe infatti un trasferimento dei file molto più veloce rispetto ai concorrenti grazie al collegamento diretto da peer a peer.
Due note riguardano l’aspetto privacy: BitTorrent raccoglierebbe infatti solamente dati aggregati sugli utenti che utilizzano Sync e non vi sarebbe alcun modo di accedere ai dati degli utenti in transito sul network. La sicurezza viene garantita grazie all’utilizzo della crittografia (AES-128), di chiavi di sessione generate univocamente e della chiave “segreta” (prodotta casualmente) che permette di proteggere lo scambio di dati.
Per maggiori informazioni su BitTorrent Sync, suggeriamo la lettura dell’articolo Sincronizzare tra più computer remoti, senza usare servizi cloud.