Bing Chat ha ricevuto un aggiornamento alquanto interessante, che include il più recente sistema di conversione da testo a immagine di DALL-E 3.
Come riportato nel post di Microsoft dedicato all’update, DALL-E 3 rappresenta un grande aggiornamento rispetto al contesto della generazione di immagini, in quanto in grado di creare immagini più realistiche e diversificate.
L’Intelligenza Artificiale è ora in grado di sovrapporre meglio un messaggio di testo rispetto all’immagine creata. Microsoft consiglia di aggiungere quanti più dettagli possibili durante la digitazione del prompt per garantire che il risultato finale sia fedele alle intenzioni dell’utente.
Grazie alla maggiore precisione, gli output saranno più logici e coerenti. A volte le creazioni di altri strumenti simili, come Stable Diffusion, portano a risultati che, seppur apprezzabili, risultano molto astratti e poco realistici. Il nuovo aggiornamento di Bing punta proprio su risultati più realistici e verosimili.
Non solo immagini più realistiche: anche la sicurezza di Bing Chat è stata migliorata
Oltre alle novità riguardanti le immagini più realistiche Microsoft ha reso Bing Chat un ambiente più sicuro.
Ogni output, a quanto pare, verrà fornito con una credenziale di contenuto e una sorta di “filigrana digitale invisibile” che indica come il file è stato generato da Bing Image Creator, nonché la data e l’ora in cui è stato realizzato.
La società sta inoltre implementando un sistema di moderazione dei contenuti per rimuovere le immagini ritenute “dannose o inappropriate“. Ciò include contenuti “che contengono nudità, violenza, incitamento all’odio o attività illegali“. Per evitare grane legali, poi, sembra che dalla generazione di immagini siano esclusi potenziali personaggi famosi.
Per quanto sia già impressionante così com’è ora Bing Chat, è ancora in fase di creazione. Come altri sistemi di Intelligenza Artificiale, il modello di Microsoft ha ancora difficoltà in fase di generazione di immagini credibili.
Non solo: alcune incertezze possono verificarsi durante la generazione di immagini. Ciò è dovuto sia ai volumi elevati di richieste a cui sono sottoposti i server, sia a una tecnologia ancora in fase di rodaggio.