Prometheus model, modello generativo che Microsoft ha sviluppato facendolo derivare da ChatGPT e che ha integrato nel suo motore di ricerca Bing, sta evidenziando potenzialità enormi e un ampio ventaglio di possibili campi applicativi.
In queste ore è emersa l’esistenza una modalità di funzionamento di Bing Chat che permette di modificare il comportamento dell’intelligenza artificiale Microsoft facendole virtualmente indossare le vesti di un personaggio famoso esistente, esistito o di fantasia.
La modalità nascosta di Bing Chat si chiama Celebrity ed è attivabile semplicemente digitando il simbolo # (cancelletto) oppure #celebrity
seguito dal nome del personaggio in cui il modello generativo deve immedesimarsi.
L’utente può porre a Bing Chat domande sulla vita, carriera, hobby, opinioni del personaggio: l’intelligenza artificiale offrirà risposte corrette e pertinenti usando lo stile proprio della persona con cui si sta virtualmente colloquiando.
Se il comando #celebrity
non dovesse sortire alcun risultato, significa che la nuova funzionalità non è ancora disponibile per il proprio account Microsoft.
Nella maggior parte delle situazioni, Bing Chat fa un ottimo lavoro imitando il modo di parlare del personaggio e dimostrando di conoscere anche i suoi “slogan”.
Quando si chiede a Bing Chat di trasformarsi in un politico o in una figura controversa, l’intelligenza artificiale spiega di non poter impersonare politici, attivisti o capi di stato influenti perché ciò potrebbe risultare dannoso od offensivo. La protezione, tuttavia, sembra facilmente aggirabile (ricordate fino a che punti era stato spinto ChatGPT con il gioco di ruolo DAN?) e Bing Chat inizierà, esso stesso, a lasciarsi andare in considerazioni nel perfetto stile dei politici indicati.
A questo punto è facile ipotizzare che i tecnici Microsoft siano al momento al lavoro per evitare tutti i vari approcci tesi a scavalcare le limitazioni imposte.
Al momento è possibile accedere a Bing Chat solo dal browser Edge: modificando la stringa user agent, tuttavia, si può sfruttare l’intelligenza artificiale Microsoft e il relativo Prometheus model anche da altri software, Chrome compreso.