Dopo l’annuncio dell’imminente abbandono del timone di Microsoft da parte di Steve Ballmer (attuale CEO dell’azienda), sembra esserci non poca fibrillazione nel quartier generale di Redmond.
Da settimane impazza il “toto nomi” sul successore di Ballmer con Stephen Elop sempre in prima fila (Toto nomi Microsoft: potrebbe arrivare Mulally da Ford?). Il presidente onorario nonché fondatore di Microsoft, Bill Gates, ha speso molto tempo negli uffici dell’azienda a conferma della delicatezza del momento. Gates, evidentemente, sta affrontando il tema della successione a Steve Ballmer mettendo sul tavolo le sue proposte.
Il problema, però, è che quest’oggi è arrivata una notizia che vedrebbe tre investitori “di peso” (detengono complessivamente il 5% delle quote azionarie Microsoft) determinati ad estromettere Gates dal ruolo di presidente.
Secondo “voci di corridoio”, gli investitori in questione auspicherebbero un cambiamento deciso all’interno di Microsoft mentre Gates guarderebbe ad una figura che possa garantire continuità rispetto a quanto fatto da Ballmer. I tre importanti azionisti, inoltre, temono che il fondatore dell’azienda possa imbrigliare il nuovo amministratore delegato, ancora da designare, limitandone drasticamente i poteri.
Gates, nonostante abbia progressivamente venduto le proprie quote azionarie, secondo una pianificazione già da tempo resa nota, possiede ancora il 4,5% di Microsoft. Un valore che configura il 58enne di Seattle come il più forte azionista individuale.
Nessuno può sapere, allo stato attuale, quale decisione possa essere assunta dal comitato direttivo di Microsoft che non è detto possa in qualche modo accettare le osservazioni sollevate dai tre investitori. Anzi, in sella potrebbe – almeno in linea teorica – tornare lo stesso Gates; ipotesi comunque remota dal momento che il fondatore di Microsoft dovrebbe disfarsi, entro il 2018, di tutte le sue quote azionarie.