L’Unione Europea sta continuando a lavorare affinché il mercato tech diventi più sostenibile. Dai computer agli smartphone, il problema dei rifiuti elettronici continua ad essere evidente e va risolto con piccoli, importanti passi verso la direzione giusta. Proprio per questo pochi giorni addietro il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva le regole per la progettazione, produzione e gestione di tutte le batterie vendute nell’Unione Europea.
Queste nuove norme potrebbero risultare in un effetto domino per il resto del mondo, potenzialmente costretto ad uniformare la tipologia di batterie al fine di ridurre i costi complessivi. Ma andiamo a vedere le misure chiave fissate dal regolamento.
L’UE cambia tutto per le batterie
Con 587 voti a favore e solamente 9 contrari, i deputati hanno ufficialmente approvato l’accordo per la revisione delle norme UE sulle batterie e sui rifiuti derivati da queste ultime. Anche il relatore italiano Achille Variati si è detto gioioso di questo accordo, in quanto è la prima legislazione sull’economia circolare che copre l’intero ciclo di vita di un prodotto, e rappresenta un approccio molto positivo per l’ambiente e l’economia: “Il nostro obiettivo è costruire un’industria europea del riciclaggio più forte, in particolare per il litio, e un settore industriale competitivo. Aspetti che saranno fondamentali nei prossimi decenni per la transizione energetica e l’autonomia strategica del nostro continente. Queste misure potrebbero diventare un punto di riferimento per l’intero mercato globale delle batterie”, ha aggiunto.
Tra le misure chiave figurano un’etichetta obbligatoria per tutte le batterie di EV, mezzi di trasporto leggeri e batterie industriali ricaricabili con capacità superiore a 2kWh, in maniera tale che i consumatori possano essere al corrente dell’impronta di carbonio di ciascuna cella. Inoltre, le batterie degli elettrodomestici dovranno essere rimovibili e sostituibili facilmente.
Serviranno poi obiettivi di raccolta dei rifiuti più ambiziosi, al fine di recuperare un livello minimo di materiali dai rifiuti e dagli scarti di produzione, cosicché possano essere usati nelle nuove batterie.