Open Fiber, società controllata al 50% da Enel e Cassa Depositi e Prestiti, è l’aggiudicataria – com’è noto – dei tre bandi ministeriali per la realizzazione della rete in fibra ottica a banda ultralarga nelle aree bianche del Paese, zone nelle quali in passato altri operatori non hanno mai fatto investimenti.
La commessa gestita per conto del Ministero da Infratel Italia vale 2,5 miliardi di euro e, come evidenziato nella recente relazione (maggio 2020) relativa al piano strategico Banda Ultralarga, su 2914 cantieri per la fornitura del servizio in fibra ottica FTTH e 1026 in FWA (accesso in modalità wireless) complessivamente aperti in tutta Italia da Open Fiber, ad oggi ne sono stati ultimati rispettivamente 875 e 889. I servizi di Open Fiber sono oggi disponibili a livello commerciale in 248 comuni.
Così Infratel ha deciso di richiedere a Open Fiber una penale da 1,9 milioni di euro in forza dei ritardi accumulati. L’azienda presieduta da Franco Bassanini ha 5 giorni di tempo per fornire le sue eventuali controdeduzioni.
C’è da dire, come più volte evidenziato dai portavoce di Open Fiber anche nel recente passato, che l’aspetto più critico resta sempre l’ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte degli enti locali.
Durante il Business Tech Forum promosso da “Il Sole 24 Ore”, si è convenuto sull’importanza di semplificare la burocrazia.
Elisabetta Ripa, amministratore delegato Open Fiber, ha dichiarato in quell’occasione: “sono emersi importanti spunti durante la conversazione. Il viceministro allo Sviluppo Economico, Stefano Buffagni, ha sottolineato la necessità di semplificare l’iter burocratico per quelle attività considerate strategiche per il Paese tramite un sistema di autocertificazioni“. Fondamentale insomma l’individuazione di soluzioni che rendano più semplice un roll-out più rapido della rete ultrabroadband con una più efficace e dialogante collaborazione tra pubblico e privato.
Nell’articolo La fibra Open Fiber 1 Gbps arriva in altre città d’Italia: l’elenco completo abbiamo pubblicato l’elenco delle località già raggiunte dalla rete Open Fiber interamente in fibra ottica (il cavo fibra raggiunge il “modem” dell’utente finale).