Il piano BUL altrimenti conosciuto come “piano strategico nazionale per la banda ultralarga” è un progetto avviato nel 2015 al fine di pianificare e semplificare gli interventi pubblici volti all’ammodernamento delle reti di telecomunicazioni così da offrire la possibilità di accedere alla rete Internet ad alta velocità anche nelle aree più remote del Paese.
I tre bandi di gara indetti da Infratel Italia, società in-house del Ministero dello sviluppo economico, sono stati tutti vinti da Open Fiber che ha avviato i lavori di copertura delle cosiddette aree bianche ovvero quelle zone ove nessun operatore privato aveva mai fatto investimenti. La rete realizzata da Open Fiber nelle aree bianche sarà di proprietà dello stato ma resterà in concessione alla società per 20 anni.
Entro il 2020, di concerto con quanto stabilito dalla Commissione Europea, l’obiettivo era quello di raggiungere tutte le unità immobiliari d’Italia con una connessione capace di offrire almeno 30 Mbps in downstream, non importa con quale architettura.
Open Fiber usa solo FTTH (collegamento tutto in fibra fino al “modem” dell’utente) e FWA (l’ultimo miglio è coperto in modalità aerea usando un’antenna posta nelle vicinanze del punto terminale del cavo in fibra) nelle aree dove insistono case sparse mentre TIM, ad esempio, sia FTTH ma per larga parte FTTC (fibra fino all’armadio stradale, poi si prosegue con il classico doppino in rame fino al “modem” dell’utente) e FTTE (FTTE, fibra ottica su rete rigida: che cosa significa; commercializza pure soluzioni FWA).
Entro il 2025 l’obiettivo consiste nell’offrire almeno 100 Mbps presso tutte le unità immobiliari (1 Gbps presso scuole ed edifici pubblici) e copertura 5G in tutte le aree urbane così come lungo le principali assi stradali.
Open Fiber, già a suo tempo, assicurò di avere in piano di portare ben oltre 30 Mbps nelle aree bianche fornendo 100 Mbps o più. Il problema, secondo quanto confermato da Marco Bellezza, amministratore delegato di Infratel, resta ancora il ritmo di apertura e conclusione dei lavori programmati definito insoddisfacente: Banda ultralarga: i risultati conseguiti nelle aree bianche non sono soddisfacenti secondo Infratel.
Banda ultralarga: come avere notizie sullo stato dei lavori
Oggi debutta il nuovo sito del piano strategico Banda Ultralarga (BUL).
Come ha spiegato Bellezza l’obiettivo consiste nell’offrire ai cittadini le stesse informazioni in tempo reale sullo stato di avanzamento dei lavori e, più in generale, sull’avanzamento del progetto, fornite dalla concessionaria Open Fiber a Infratel.
“Accedendo alla nuova piattaforma si potrà avere contezza, nella misura più granulare possibile, del lavoro svolto dalla concessionaria, così come delle attività (dalla verifica della progettazione, al controllo cantieri fino ai collaudi) di Infratel Italia nella sua veste di concedente delle opere su incarico del Ministero dello Sviluppo Economico“, si legge in questa nota diramata dai vertici di Infratel.
Bellezza anticipa che si tratta solamente di una nuova tappa lungo il percorso che è stato avviato e che mira a informare i cittadini nella maniera più chiara e trasparente possibile: “stiamo lavorando ad un chatbot integrato sulla piattaforma e a una serie di affinamenti sui dati disponibili. Ad esempio, penso possa essere molto utile consentire la visualizzazione dei singoli tracciati delle opere previste per le aree bianche o dare informazioni sui comuni sede di PCN o di mini PCN (innovazione concordata con Open Fiber per aprire alla commercializzazione comuni già completati) il cui completamento condiziona l’apertura alla commercializzazione di più comuni nel territorio di riferimento“.
Facendo riferimento a questa pagina è possibile monitorare la connettività a banda larga e ultralarga disponibile o pianificata per qualunque numero civico d’Italia.
Per ciascun tipo d’intervento, si possono avere indicazioni sulle tempistiche comunicate e sullo stato di ogni cantiere.
Purtroppo abbiamo dovuto riscontrare che la ricerca per indirizzo ancora non funziona bene in tutte le aree con responsi non ancora forniti oppure con risultati mostrati dopo lunghe attese.
Cliccando sulla mappa del Paese nella home page del sito, si può invece verificare – per ogni singolo comune – se vi siano progetti per l’accesso a Internet in fibra o in modalità wireless (FWA) programmati, in esecuzione, in collaudo oppure terminati. La mappa, con varie colorazioni, evidenzia lo stato complessivo dei lavori.
Utilizzando la pagina SINFI (Sistema Informativo Nazionale Federato delle Infrastrutture) e scegliendo il comune di proprio interesse, si possono scaricare i tracciati GIS (Geographic Information System) delle tratte realizzate con infrastrutture fibra e wireless per raggiungere i cittadini oggi esclusi dall’accesso alla banda ultralarga.
Chiunque può scaricare e consultare i tracciati GIS: il nostro consiglio è servirsi del programma gratuito Google Earth Pro per Windows, macOS e Linux (vedere Google Earth si rinnova dopo anni: ecco le nuove funzioni su desktop e mobile), cliccare sul menu File, Apri, digitare *.*
nella casella Nome file quindi premere Invio, estrarre il contenuto del file Zip scaricato dal sito SINFI quindi cliccare due volte sull’elemento con estensione .shp
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Per visualizzare le tratte sulla mappa interattiva, basterà selezionare la casella visualizzata in corrispondenza di Luoghi temporanei, nella colonna di sinistra.
I dati pubblicati possono essere incrociati con quelli diffusi da Open Fiber: basta annotare il nome della tratta d’interesse quindi effettuare una ricerca all’interno del file PDF pubblicato in calce a questa pagina (pulsante Scarica lista).