Steve Ballmer, CEO dimissionario di Microsoft, è a Roma per parlare di innovazione, di startup e di giovani. Ballmer ha fatto in primis il punto sull’andamento del programma YouthSpark il cui obiettivo è quello di favorire l’occupazione giovanile mettendo a disposizione degli “imprenditori in erba” strumenti e competenze per la costruzione di nuove startup.
Il programma YouthSpark di Microsoft, nel corso del 2013, ha formato 25.000 giovani italiani e ad oltre 500.000 giovani sono stati forniti gli strumenti tecnologici gratuiti per avviare nuove imprese. Per fronteggiare il problema della disoccupazione giovanile, sempre più sentito nel nostro Paese, Microsoft destinerà a circa 1.000 ragazzi italiani dei voucher che permetteranno di ampliare le proprie competenze grazie a speciali corsi di formazione. Si tratta di un’opportunità che viene offerta anche ad altri 9.000 giovani europei, per un investimento complessivo di 300.000 euro.
Per Ballmer, così come per l’amministratore delegato di Microsoft Italia – Carlo Purassanta -, gli investimenti in tecnologia si confermano il volano per far ripartire il Paese in quadro economico-produttivo di estrema incertezza. Se nel 2015 si stima che il 90% delle professioni, in tutti i campi, richiederà sempre più approfondite competenze tecnologiche, è importante cogliere adesso la palla al balzo assicurando la disponibilità di persone qualificate per assolvere i ruoli richiesti dal mercato.
L’attuale CEO di Microsoft ha poi ricordato che affinché un’azienda possa raggiungere il successo ci vuole tempo e, soprattutto, una grande tenacia. “Un’idea potente da sola non basta“. Se si escludono eccezioni come Facebook e Twitter, a Microsoft ci sono voluti 10-15 anni per raggiungere l’apice, ad Amazon un decennio, a Google 8-9 anni.
Ballmer riporta la mente anche alla storica chiamata dell’amico Bill Gates alla quale rispose entusiasticamente informando i genitori del temporaneo abbandono dell’Università di Stanford.
Intanto, prosegue il “toto-nomi” per la successione a Ballmer. I “papabili” dovrebbero essere ormai cinque: l’ex amministratore delegato di Nokia, Stephen Elop; il numero uno di Ford, Alan Mulally (Toto nomi Microsoft: potrebbe arrivare Mulally da Ford?); Tony Bates, ex amministratore delegato di Skype; Satya Nadella, alla guida della divisione “cloud and enterprise” di Microsoft. Manca evidentemente il quinto nome che non è ancora iniziato a circolare in modo ufficiale.
La nomina di colui che raccoglierà l'”eredità” di Ballmer al timone del colosso di Redmond sembra però essere ancora lontana. Stando a quanto trapelato in queste ore, una decisione non verrà sicuramente presa entro la fine dell’anno.