I dati sono una risorsa preziosa per le organizzazioni, le imprese e gli individui. La capacità di gestirli in modo efficace e sicuro è sempre più cruciale per il successo della propria attività e per rimanere competitivi sul mercato. Le classiche soluzioni per il backup dei dati possono rivelarsi oggi inadeguate: sono lente, complicate da usare, scarsamente personalizzabili, non interoperabili e spesso presentano “zone d’ombra”: gli archivi di backup non sono consistenti, non sono salvati in sicurezza, non permettono un controllo granulare, anche in fase di ripristino.
I dati possono essere di diverse tipologie: testi, immagini, video, suoni, informazioni strutturate e non. Possono provenire da fonti interne o esterne, essere generati da sensori o dispositivi, raccolti da interazioni online o transazioni commerciali. La loro varietà e quantità sta crescendo in modo esponenziale, sotto la spinta dell’Internet delle Cose (IoT), dell’intelligenza artificiale, delle elaborazioni volte ad estrarre informazioni utili dai big data.
Ricorrere a uno storage sicuro è essenziale perché i dati sono diventati il motore che alimenta molte attività e decisioni. Possono fornire informazioni preziose, rivelare modelli, tendenze e correlazioni, supportare scelte aziendali basate sui fatti e favorire lo sviluppo di soluzioni innovative. Estraendo informazione dai volumi di dati si può migliorare la produttività, creare vantaggio competitivo e innovare.
Synology Solution Day 2023: le soluzioni per la protezione dei dati in bella mostra
Durante l’evento Synology Solution Day, svoltosi a metà giugno a Roma e al quale abbiamo partecipato, la società ha fatto il punto sulle sue soluzioni per il backup dei dati e in generale per la protezione delle risorse digitali. I rappresentanti Synology hanno condiviso quella che è la visione dell’azienda, che mette al centro il dato e chi deve gestirlo. Il lessico è chiaro e semplice: perché alle esigenze di professionisti e imprese è necessario dare risposte concrete.
Spesso le aziende usano ancora una pletora di soluzioni per il backup, spesso adattando prodotti e servizi di diversi vendor oppure script gestiti a livello centralizzato o sulle singole macchine. Alcune hanno deciso di abbracciare i servizi cloud per il backup dei dati e per la gestione delle informazioni. In alcuni casi viene utilizzato un approccio ibrido che combina l’uso del cloud con una o più soluzioni on-premises.
Synology spiega che le sue soluzioni nascono per risolvere i problemi di compatibilità e per integrarsi con qualunque ecosistema eventualmente già utilizzato da ciascuna impresa. L’obiettivo è creare ponti, non tecnologie chiuse e soluzioni con uno steccato intorno. Si punta inoltre sulla scalabilità, sulle alte prestazioni e sull’azzeramento dei costi di gestione.
L’offerta Synology nasce infatti con l’obiettivo di spazzare via i costi di licenza comuni a tutte le principali soluzioni cloud.
I numeri condivisi da Synology restituiscono una fotografia dei successi sin qui raccolti:
- 12 milioni di NAS/SAN venduti
- 70 exabyte di dati memorizzati e protetti
- 1,3 milioni di dispositivi protetti con Synology Active Backup
- 13,7 milioni di account cloud (servizi SaaS, Software-as-a-Service) protetti con Active Backup
- 40% delle aziende quotate nel listino FTSE-MIB usano i prodotti Synology; il 60% delle imprese CAC-40 in Francia
I tre pilastri dell’offerta Synology
Le soluzioni proposte da Synology poggiano sostanzialmente su tre pilastri. Si tratta degli “scenari” che Victor Wang, Managing Director Synology France, ha indicato come i più comuni, sia nel settore pubblico che privato:
- File storage
- Backup
- Sorveglianza
NAS: da semplici strumenti per il file storage alla gestione avanzata dei backup
Un tempo il NAS era soltanto uno strumento per memorizzare dati e creare più copie di sicurezza grazie all’utilizzo della tecnica RAID. Con il tempo, il NAS è diventato un dispositivo intelligente, capace di gestire autonomamente le attività di backup, il trasferimento dei dati da un dispositivo all’altro, anche tra sedi diverse, il versioning e l’immutabilità dei dati.
L’approccio WORM (write-once, read-many) permette di creare un archivio di backup immutabile che resiste all’azione dei ransomware e permette di ripristinare i dati anche nel caso di disastro.
Synology Active Backup for Business: protezione a 360 gradi
Uno strumento come il già citato Active Backup for Business, che Synology offre gratuitamente ai suoi clienti, assicura una protezione a tutto tondo delle risorse aziendali: soluzioni per la virtualizzazione, server e workstation, file server e NAS, applicazioni come Exchange Server, Active Directory, SharePoint Server, Oracle, MySQL, Microsoft SQL e così via.
È inoltre possibile effettuare il backup di un servizio SaaS come Microsoft 365 e Google Workspace. I fornitori di queste piattaforme, infatti, si occupano di mantenere raggiungibili, funzionanti e performanti le loro piattaforme cloud. Per evitare che i dati degli utenti possano in qualche modo danneggiarsi, ad esempio per via di un guasto hardware, viene effettuata una replica del contenuto degli account tra data center. In questo modo le informazioni sono sempre disponibili in più luoghi, anche geograficamente diversi (georidondanza): un ipotetico disastro che interessasse un data center non può riverberarsi su un altro data center. Il fatto è che le repliche non sono sufficienti per garantire la sicurezza dei dati: la copia di un dato che è stato erroneamente modificato dagli utenti o che è stato eliminato per sbaglio non permette di ritornare alla versione iniziale degli stessi dati. Ecco perché serve il backup SaaS con Synology.
Tra i punti di forza di Active Backup for Business, il supporto per il backup incrementale Bare-metal, il sistema di notifica e reportistica che garantisce il funzionamento in tempo reale, le funzionalità di pianificazione particolarmente flessibili, compressione e deduplicazione, l’interfaccia centralizzata.
Il ripristino dei dati può essere effettuato con un approccio granulare, self-service, tramite USB, verso un hypervisor ed è previsto il supporto diretto per le macchine virtuali gestite sul NAS attraverso Synology Virtual Machine Manager (VMM).
Hyper Backup e Snapshot
Con Synology Hyper Backup è inoltre possibile configurare backup NAS-to-NAS: questo significa che senza ricorrere ad alcun servizio cloud, è possibile far parlare in NAS direttamente, anche a distanza. Si possono così creare piani di backup offsite allestendo in proprio l’infrastruttura necessaria, azzerando i costi (va affrontato solo quello “una tantum” del NAS e delle unità disco…) ed eliminando qualunque abbonamento ricorrente. In caso di necessità, è possibile estendere la capacità di memorizzazione del NAS, senza essere vincolati ai listini dei provider cloud.
Hyper Backup è dedicato ai dati freddi: si tratta di dati da archiviare per motivi di sicurezza o legali che non è necessario accedere con una certa frequenza. L’obiettivo è in questo caso garantire un backup che occupi il minore spazio possibile.
Per i dati caldi, informazioni che saranno sicuramente necessarie in futuro, Synology offre Snapshot replication. In questo caso i dati possono essere ripristinati rapidamente: si pensi a risorse utili in produzione, alle macchine virtuali, a file indispensabili nell’ambito dei processi aziendali.
Come monitorare i NAS e le attività di backup in tempo reale
Il sistema operativo DSM alla base del funzionamento di Synology permette di avvantaggiarsi di una soluzione di monitoraggio proattivo per anticipare i problemi e ottimizzare le prestazioni.
Synology Active Insight consente agli amministratori di mantenere il controllo e di ottenere rapidamente assistenza. Si tratta di un servizio di monitoraggio 24 ore su 24, 7 giorni su 7, che fornisce una panoramica dello stato operativo di ciascun NAS Synology attraverso un portale Web dedicato o un’applicazione mobile. Con Active Insight, un’organizzazione può avere piena visibilità dei suoi NAS e ricevere avvisi sui problemi che potrebbero presentarsi.
Active Insight si adatta bene anche agli ambienti IT complessi e multi-sito (fino a 800 NAS).
Utilizzare i NAS Synology per le attività di videosorveglianza
Le soluzioni di storage Synology diventano inoltre un supporto particolarmente adatto per la attività di videosorveglianza: si ha a disposizione un ampio quantitativo di spazio locale per memorizzare i dati in modo sicuro, si possono massimizzare le prestazioni (permettendosi di registrare flussi video ad alta risoluzione ed elevato fps), beneficiare di tutta una serie di funzionalità basate sull’intelligenza artificiale, gestire/diversificare gli accessi e applicare filigrane sui video acquisiti da ciascun utente, assolvere gli adempimenti normativi.
Francesco Zorzi, Technical Manager Synology Italia, osserva che al fine di implementare un sistema di videosorveglianza, nella fase di valutazione, le aziende devono spesso ricercare più fornitori e confermare la compatibilità di ogni prodotto, come telecamere, NVR e software, CMS, e così via. Questo può richiedere tempo e risorse, e può ritardare di molto la tempistica di un progetto.
Durante la fase di implementazione, le aziende possono trovarsi ad affrontare una curva di apprendimento ripida a causa delle incoerenze nelle interfacce utente tra i diversi dispositivi. Inoltre, la formazione di persone che non hanno familiarità con l’informatica, come le guardie di sicurezza, il personale delle risorse umane o i capi reparto, può richiedere tempo e risorse.
Supporto ONVIF e massima compatibilità con le telecamere in commercio
La soluzione per la videosorveglianza integrata nei NAS Synology porta all’estremo i concetti alla base della vision dell’azienda: grazie al supporto ONVIF e alle collaborazioni avviate con i principali produttori di telecamere, la piattaforma Synology supporta praticamente la totalità dei dispositivi sul mercato, vecchi e nuovi. Già da tempo, infatti, la videosorveglianza Synology permette l’integrazione e gestione di videocamere diverse, anche di produttori completamente differenti. A dicembre 2022 avevamo visto gli aspetti da tenere in considerazione per la scelta di un sistema di videosorveglianza.
Esattamente come accade per le soluzioni di storage Synology, anche nel caso della videosorveglianza gli utenti hanno la certezza di poter contare sulle stesse funzionalità, indipendentemente dal NAS selezionato e acquistato. Le specifiche dei NAS sono importanti per dimensionare il sistema ma le caratteristiche che possono essere sfruttate, sono esattamente le stesse.
Synology ha anche presentato le telecamere BC500 e TC500 basate sull’intelligenza artificiale. Sono progettate per garantire un’elevata compatibilità e un’esperienza utente semplificata. Ciò significa che le aziende non sprecheranno più tempo e risorse umane per valutare e confermare la compatibilità, accelerando in modo significativo il processo di implementazione e migliorando l’esperienza di funzionamento e manutenzione.
Funzioni di analisi video basate sull’intelligenza artificiale
Le solide funzioni di analisi video basate sull’intelligenza artificiale, come quelle messe a disposizione dalla serie DVA, assicurano vantaggi tangibili in termini di sovranità, riservatezza e sicurezza. Inoltre, tutte le attività analitiche sono integrate: il loro utilizzo non richiede alcuna licenza aggiuntiva.
L’intelligenza artificiale Synology permette di analizzare i filmati in modo automatizzato cercando persone, movimenti, veicoli, cose che dovrebbero essere in un posto e cose che invece non dovrebbero essere presenti. Le funzioni avanzate del DVA comprendono il riconoscimento facciale, il conteggio delle persone, il rilevamento delle intrusioni, di persone e veicoli, compreso il riconoscimento delle targhe.
È possibile rilevare una persona che entra in un’area specifica con una precisione superiore al 97%; è sufficiente creare un database di volti e aggiungere diversi profili. Si può anche mettere in correlazione diretta una targa con un soggetto specifico e attivare controlli che prendono in considerazione il ruolo di una persona e il livello di privilegi assegnato.
Un viaggio tra le soluzioni di storage Synology
Synology vanta una lunga storia di successo. Fondata nel 2000, è da sempre impegnata nella progettazione, nello sviluppo e nella commercializzazione di soluzioni per lo storage dei dati. Server NAS ma anche prodotti e servizi per il networking capaci sia di integrare funzionalità per la memorizzazione dei dati, sia abilità per muovere i dati con semplicità e in totale sicurezza.
Sotto la spinta di Synology, i server NAS sono diventati dispositivi versatili e flessibili che vanno ben oltre le capacità di storage. Diventano dispositivi smart, capaci di accogliere applicazioni di ogni genere, utili per soddisfare le esigenze di qualunque azienda e di qualsiasi professionista.
Nel 2016, è stata lanciata la piattaforma di collaborazione Synology Office e Chat: gli utenti possono così utilizzare una soluzione integrata per semplificare i flussi di lavoro all’interno dei vari team, massimizzare la produttività e mantenere tutti i dati sotto la propria ala (sovranità dei dati). Synology ha infatti sempre descritto la bontà delle soluzioni on-premises che, se ben concepite, si rivelano addirittura più flessibili e facili da implementare rispetto al cloud. Riducendo i costi e assicurando piena conformità normativa.
Cloud come parte integrante della strategia di backup 3-2-1
L’azienda non ricusa tuttavia l’approccio cloud, considerandolo parte integrante – ad esempio – di una buona strategia per il backup dei dati. La regola del backup 3-2-1 è la base per una gestione oculata dei dati e per scongiurare perdite irreversibili. Ne esistono diverse varianti, anche più evolute, ma al fine di scongiurare la stragrande maggioranza degli incidenti informatici, il backup 3-2-1 già basta e avanza.
Come racconta Lorenzo De Rita, Key Account Manager Synology Italia, tante imprese sottovalutano l’importanza dell’adozione di un’adeguata strategia di backup preferendo investire più sulle materie prime. “Si prenda come esempio un’azienda manifatturiera che acquista tessuti sempre migliori per le sue lavorazioni ma pone in secondo piano il backup dei dati perché ritenuto complesso da gestire“. L’idea di Synology è quella di fornire una soluzione “chiavi in mano” che diventa immediatamente operativa ma che, allo stesso tempo, offre ampie possibilità di personalizzazione. In questo modo la complessità viene cancellata, a tutto vantaggio della protezione dei dati e del business.
Il backup 3-2-1 prevede l’utilizzo di tre copie dei dati, di due supporti di backup diversi con una copia dei dati conservata offsite, ovvero fuori dai locali dell’impresa. L’obiettivo è proteggere i dati da eventi come incendi, allagamenti, furti o catastrofi naturali che potrebbero colpire la posizione principale. In questo senso, una copia di backup sul cloud ha perfettamente senso.
Le altre “pietre miliari” degli ultimi anni, per la creazione di un ecosistema aperto e integrato
Nel 2017, è stata presentata la piattaforma Synology C2 che permette la gestione di backup sul cloud appoggiandosi a server che si trovano sul territorio europeo e che soddisfano le prescrizioni contenute nel Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR).
Arrivati al 2018, Synology ha rilasciato la soluzione di backup senza licenza Active Backup per proteggere i dati degli utenti. Nel corso del 2019 la società taiwanese ha lanciato le serie di NAS enterprise SA e UC con interfaccia SAS e design a doppio controller; l’anno successivo (2020) il sistema operativo DSM 7; nel 2021 gli hard disk enterprise; nel 2022 un modello di NAS con 60 vani (HD6500) per fornire ai clienti spazio di archiviazione di classe Petabyte. Nel 2023, Synology ha introdotto anche le versatili telecamere BC500 e TC500 basate sull’intelligenza artificiale e i nuovi dischi fissi per sistemi NAS.
Soluzioni in continua evoluzione, insomma, che stanno gradualmente diventando un ecosistema. Un ecosistema, tuttavia, che risulta completamente aperto verso il resto del mondo.