Abbiamo spesso parlato dell’importanza di effettuare backup periodici dei file che si utilizzano in azienda, in ufficio e a casa. Nell’articolo Backup, le migliori strategie per proteggere i dati abbiamo visto come definire una policy di backup il più possibile efficace che sia basata anche sull’utilizzo del versioning. Come spiegato anche nell’articolo OpenMediaVault, cos’è e come costruire un NAS da soli, è fondamentale disporre di più versioni di uno stesso file in modo tale da recuperare facilmente un documento nella veste in cui si trovava in una certa data.
Indipendentemente dalla struttura della propria rete, questa volta vi segnaliamo Restic, un’utilità opensource distribuita sotto licenza BSD 2-Clause License, che mette al sicuro i dati applicando la cifratura AES-256 e ricorrendo alla deduplicazione, così da ridurre significativamente lo spazio necessario per conservare i file oggetto delle attività di backup.
Restic è inoltre compatibile con la maggior parte dei servizi di storage cloud: ciò significa che le copie di backup dei propri file possono essere memorizzate non soltanto in locale ma salvate anche in remoto. Si possono usare container OpenStack Swift, bucket Amazon S3, Backblaze B2, Microsoft Azure Blob Storage, Google Cloud o altri servizi ricorrendo a rclone. Restic chiama la destinazione per i backup repository.
Dopo aver installato Restic su una macchina o un dispositivo Linux o Windows, si potrà fare in modo che esso si occupi della gestione dei backup, in qualunque ambiente di lavoro.
Essendo sviluppato ricorrendo al linguaggio di sviluppo Go, Restic è davvero leggero ed efficiente; inoltre, solleva gli utenti dal problema delle dipendenze.
È possibile fare riferimento a queste pagine per rendersi conto dei sistemi operativi coi quali Restic è oggi compatibile.
Al momento non esiste una versione di Restic dotata di interfaccia grafica ma seguendo i passaggi e gli esempi pubblicati nella documentazione ufficiale è possibile mettere in piedi un sistema per i backup automatici basato sull’uso di script efficace, efficiente e a costo zero.
Servendosi di systemd in ambiente Linux oppure creando uno script PowerShell e pianificandone l’esecuzione in Windows è possibile eseguire il backup in automatico facendo in modo che i dati vengano memorizzati in locale, su unità esterne, su risorse condivise o su storage cloud.
Il servizio sul quale si basa Restic è di tipo oneshot: esso cioè viene eseguito una volta, effettua le operazioni configurate quindi si arresta automaticamente. È perciò necessario impostarne l’esecuzione automatica a intervalli regolari affinché gestisca le operazioni di backup.