Correva il mese di novembre 2023 quando Microsoft annunciò di essere al lavoro sulla progettazione e sullo sviluppo di una sua gamma di processori ARM. Durante la conferenza Build 2024, l’azienda guidata da Satya Nadella ha svelato di aver “confezionato” e già reso disponibile per i suoi clienti, il nuovo e fiammante processore Azure Cobalt 100. Si tratta di un chip espressamente congegnato per sostenere i carichi di lavoro sviluppati dalle nuove macchine virtuali sul cloud Microsoft.
Le prestazioni delle macchine virtuali basate su Azure Cobalt 100
Secondo Microsoft, le macchine virtuali basate su Azure Cobalt 100 possono offrire prestazioni fino a 1,4 volte superiori lato CPU e performance fino a 1,5 volte migliori nella gestione di carichi di lavoro basati su Java, 2 volte superiori su server Web, applicazioni .NET e applicazioni che usano la cache in-memory. Il metro di paragone è la precedente generazione di macchine virtuali Azure costruite su piattaforma ARM.
In termini di archiviazione locale, il balzo in avanti del valore IOPS è quadruplo, usando NVMe Direct. NVME Direct è un metodo di accesso diretto ai dispositivi di storage che bypassa il file system tradizionale e il sistema operativo, consentendo alle applicazioni di comunicare e inviare comandi direttamente al dispositivo di storage. Questo riduce la latenza e l’overhead durante le operazioni di I/O.
Per quanto riguarda la larghezza di banda, Microsoft cita un miglioramento pari a 1,5 volte. Da questa pagina è possibile accedere al form di richiesta e alla demo del chip Cobalt 100.
Nuove macchine virtuali disponibili gratis in anteprima
Nell’annunciare l’importante novità, i portavoce di Microsoft hanno fatto presente che le configurazioni Azure Cobalt 100 sono disponibili in anteprima per le nuove macchine virtuali create sulla piattaforma Azure.
Durante questa prima fase, la disponibilità delle macchine virtuali basate su Azure Colbat 100 è gratuita. Microsoft addebiterà comunque delle tariffe variabili per i servizi utilizzati nell’ambito di queste macchine virtuali.
Le nuove virtual machine costruite attorno al processore ARM di casa Microsoft includono anche il supporto per una serie di soluzioni di storage tra cui SSD e hard disk standard, SSD Premium e storage Ultra Disk. L’Ultra Disk su Azure è un tipo di storage ad alte prestazioni e bassa latenza basato su unità a stato solido, progettato per carichi di lavoro con richieste di I/O elevate e imprevedibili.
Gli utenti di Azure possono installare le versioni Insider Preview di Windows 11 Pro ed Enterprise sui sistemi virtuali Cobalt 100. Ma è possibile scegliere anche numerosi sistemi operativi GNU/Linux, come Ubuntu, CentOS, Debian, Red Hat Enterprise Linux e altri.
Alcuni mesi fa Microsoft ha anche annunciato un altro chip progettato internamente, Maia AI 100, progettato specificamente per gestire servizi basati sull’intelligenza artificiale. Al momento della stesura di questo articolo, non si sa quando sarà disponibile su scala generale.
Credit immagine in apertura: Microsoft