Avvistati gli occhiali per la realtà aumentata Samsung Glasses Lite: come funzionano

Samsung al lavoro sui suoi occhiali per la realtà aumentata: pubblicati due video in anteprima. Dal momento che non ci sono conferme tutte le informazioni sono da prendersi con le pinze.

Google ha accantonato lo sviluppo dei suoi occhiali per la realtà aumentata concentrando il suo interesse soltanto sul segmento professionale. La stessa scelta è stata fatta da Microsoft: i suoi HoloLens restano per il momento destinati in via esclusiva al settore dell’industria e, in generale, alle imprese.

Samsung Glasses Lite potrebbe essere la prima proposta davvero orientata al mercato consumer.
L’azienda sudcoreana non ha ad oggi condiviso alcuna informazione ufficiale ma due video apparsi in rete in queste ore offrono la prova che gli occhiali per la realtà aumentata sarebbero ormai molto di più che semplici prototipi.

Cliccate sui due video pubblicati da Walking Cat, autore di molteplici scoperte in anteprima sui sistemi Windows e sui prodotti tecnologici in generale.

Nel primo video vengono presentati occhiali che all’occorrenza, con un semplice tocco, possono proteggere gli occhi dai raggi UV ma che trovano nelle applicazioni per la realtà aumentata il loro naturale campo applicativo.
Ecco quindi che indossando gli occhiali Samsung si possono elaborare documenti, avviare videoconferenze, guardare video e intrattenersi con sessioni di gaming online senza mai avere dinanzi a sé uno schermo reale.
Nel secondo si fa riferimento al concetto di Next Wearable Computing: le possibilità di questa tecnologia vengono portate all’estremo permettendo all’utente non soltanto di interagire con un display ma anche di usare periferiche di input come tastiere e sistemi di posizionamento di cursori e puntatori.

Gli ologrammi 3D che tutti abbiamo visto nei film di fantascienza possono diventare una tecnologia reale, utile in ambito lavorativo ma anche per l’intrattenimento.

I Samsung Glasses Lite sono più grandi degli occhiali standard ma significativamente più piccoli di quelli che integrano funzionalità per la realtà aumentata e mista visti fino ad oggi.
Il vantaggio è che sembra si tratti di dispositivi autonomi, indipendenti rispetto al PC. Non devono essere quindi collegati a un computer per funzionare.

Non è detto che Samsung possa davvero lanciare un prodotto simile e visto che si tratta di informazioni sfuggite dalle sue maglie non è escluso che i piani possano essere rivisti. Invitandovi quindi a prendere con le pinze il contenuto dei due video considerandoli comunque come non ufficiali, terremo gli occhi aperti per verificare che cosa gli ingegneri di Samsung stanno davvero preparando.

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