Avira ha da poco rilasciato, peraltro in modo piuttosto silente, la nona versione del suo software antivirus. Anche la versione gratuita di Avira Antivir 9 si arricchisce di qualche funzionalità “inedita”.
Le novità si percepiscono già in fase d’installazione: al termine della procedura, infatti, Avira Antivir 9 richiede di configurare “AHeAD“, la tecnologia euristica che si occupa di individuare minacce non ancora presenti nei database delle firme virali e quindi per il momento sconosciute.
La procedura di configurazione passo-passo, quindi, invita l’utente a specificare le categorie di software potenzialmente indesiderati che l’antivirus deve prontamente segnalare. Per impostazione predefinita, Avira Antivir allerta l’utente allorquando si dovesse imbattere in adware e spyware, client backdoor, dialer, file dotati di una doppia estensione ma è comunque possibile aggiungere anche altre tipologie di applicazioni.
La nona versione di Avira Antivir propone anche due modalità di avvio per il modulo residente in memoria: la prima è quella normale, la seconda è denominata “safe” e mira ad eseguire tutti i componenti del software di sicurezza prima possibile, durante il boot del personal computer. L’obiettivo consiste nell’attivare il modulo di rilevamento malware prima che qualunque altra minaccia, eventualmente presente sul sistema, possa iniziare le sue attività dannose. La seconda modalità di avvio, come conferma Avira, è certamente più sicura ma può impattare negativamente sulle performance.
Tra le novità più importanti dell’ultima versione di Avira Antivir, citiamo l’abilità che consente di sottoporre ad esame anche i file “bloccati” dal sistema operativo perché in uso. In precedenza l’antivirus di Avira non era capace di verificare il contenuto di tali file. E’ stata aggiunta anche la protezione antiphishing ed apportati alcuni ritocchi all’interfaccia.
La versione free di Avira Antivir 9 è prelevabile facendo riferimento a questa scheda.