È notizia di qualche giorno fa l’avvio di un provvedimento a carico di tre giovani che erano soliti partecipare, senza averne titolo, a videoconferenze su Zoom organizzate da istituti scolastici e docenti con il preciso obiettivo di disturbare e rendere impossibile la prosecuzione delle lezioni a distanza e delle sessioni di lavoro.
Questo tipo di attività è chiamata Zoombombing perché viene posta in essere da soggetti che mossi da svariate motivazioni o per il semplice (sciocco) divertimento di causare un danno ad altri stabiliscono connessioni con gli ID riunioni utilizzati da altri utenti riproducendo file sonori ad alto volume o proiettando video inappropriati.
Ne avevamo parlato nell’articolo Zoom presenta due strumenti per evitare che le riunioni online possano essere oggetto di disturbo.
Avira ricorda quelle che sono le migliori contromisure per evitare l’intrusione di persone indesiderate e prevenire situazioni spiacevoli durante l’utilizzo di una soluzione per le videoconferenze come Zoom: Come usare Zoom in pochi semplici passi.
Quando si effettua la registrazione su Zoom l’app per le videoconferenze assegna a ogni utente un ID riunione personale (PMI) che resta invariato e può essere utilizzato senza alcuna scadenza.
Soprattutto se si dovessero organizzare videoconferenze con un elevato numero di partecipanti è consigliabile evitare di usare il PMI e creare il nuovo di volta in volta assegnato ex novo da Zoom.
Una volta condiviso con altre persone il proprio PMI, è più facile che utenti non autorizzati possano provare a sfruttarlo per accedere alle riunione Zoom senza essere invitati.
Dopo aver effettuato il login alla piattaforma Zoom da Web è bene quindi cliccare su Impostazioni nella colonna di sinistra quindi attivare la cosiddetta Sala d’attesa nell’area di destra.
Quest’opzione permette di visualizzare i partecipanti prima di permettere loro di accedere alla riunione. Le persone che desiderano partecipare resteranno in attesa dell’approvazione da parte di chi ha organizzato la videoconferenza su Zoom.
La Sala d’attesa è ormai attivata per impostazione predefinita ma è sempre bene controllare che l’opzione corrispondente sia attivata.
Un’altra buona prassi consiste nel disabilitare l’opzione di condivisione dello schermo da parte degli altri partecipanti. In corrispondenza di Condivisione schermo, sempre nelle impostazioni Web di Zoom, dovrebbe essere selezionata l’opzione Solo organizzatore.
Una volta iniziata la riunione e verificati i partecipanti è possibile bloccare l’accesso alla videoconferenza per altre persone affidando il ruolo di amministratore a qualcuno di fiducia. Per bloccare l’accesso basta cliccare su Partecipanti, selezionare i tre puntini quindi Blocca riunione.
Per eliminare un partecipante basta selezionarlo dall’elenco quindi scegliere Rimuovi (assicurarsi di aver bloccato ulteriori accessi alla riunione come visto in precedenza).
Nella schermata Partecipanti si trova anche il pulsante Disattiva audio per tutti che permette di silenziare istantaneamente i microfoni di tutti gli utenti.
Come misura aggiuntiva è possibile disattivare la casella Consenti ai partecipanti di attivare il proprio audio: in questo modo tutti i partecipanti alla riunione, se silenziati, non potranno più riattivare il loro microfono.
L’organizzatore può, cliccando sull’icona del microfono, chiedere a un singolo partecipante di riattivare il suo microfono oppure riattivarlo a tutti selezionando i tre puntini quindi Chiedi a tutti di attivare l’audio.
Alla chiusura dell’incontro virtuale l’organizzazione può cliccare su Termina riunione per tutti per fare in modo che nessun partecipante possa eventualmente continuare a dialogare.