Avira ha appena rilasciato la versione 2016 della sua popolare soluzione antimalware. Rispetto alle precedenti versioni, Avira 2016 viene ora descritto come un prodotto molto più performante.
La novità più importante è sicuramente l’introduzione della funzionalità PUA Shield, strumento che aiuta ad evitare l’installazione, sul sistema in uso, di componenti potenzialmente nocivi o comunque inutili.
PUA, infatti, è acronimo di Potentially Unwanted Application – sinonimo di PUP (Potentially Unwanted Program), sigla utilizzata con maggior frequenza -.
È sempre più in voga, infatti, l’inserimento di componenti superflui (che spesso si comportano quasi come spyware) all’interno di software distribuiti in Rete.
Negli articoli seguenti abbiamo spiegato come difendersi evitando di appesantire il sistema e di caricarvi delle minacce per la riservatezza e l’integrità dei dati memorizzati:
1) Come non prendere virus e malware quando si scaricano programmi
2) Computer lento in seguito a virus e malware. Come scoprirlo e come risolvere
3) Come pulire il PC lento con gli strumenti migliori
4) Come velocizzare il PC in poche mosse
Avira PUA Shield avvisa immediatamente l’utente nel momento in cui dovesse trovarsi a prelevare software contenenti elementi superflui o dannosi.
Per quanto riguarda l’analisi delle altre minacce, anche Avira Free 2016 non si basa solamente sul database delle firme virali ma impiega Protection Cloud.
Protection Cloud è un meccanismo di difesa proattiva che analizza in forma anonima i file sconosciuti di milioni di utenti presenti nel cloud al fine di proteggere gli utenti dalle minacce zero-day. L’obiettivo è evidentemente quello di riconoscere come nocive tutte quelle nuove minacce, appena affacciatesi in Rete, che non sono state ancora esaminate e catalogate nei laboratori delle software house che sviluppano e commercializzano soluzioni per la sicurezza.
Si tratta, in altre parole, di malware per i quali VirusTotal visualizzerebbe il “semaforo verde”.
Nonostante l’interfaccia utente di Avira 2016 sia rimasta invariata, la software house ha ampiamente modificato la procedura d’installazione dell’antimalware, scaricabile, in versione gratuita, cliccando qui.
La nuova procedura d’installazione si rivela poco intuitiva: viene ad esempio proposto il download ed il caricamento di tutta una serie di prodotti Avira a pagamento.
Chi non fosse interessato, sappia che la loro installazione può essere tranquillamente evitata.
Avira, infine, ha provveduto a risolvere tutti i problemi di compatibilità precedentemente venuti a galla in Windows 10 tanto che Avira 2016 funziona correttamente anche dopo l’installazione del primo grande aggiornamento per Windows 10 (conosciuto con l’appellativo di Fall Update, November Update o Threshold 2).