Dopo le proteste che si erano sollevate dai webmaster di tutto il mondo, AVG ha promesso che modificherà il comportamento dell’ultima versione del suo strumento antimalware.
Ad essere stata messa sotto accusa, infatti, è la funzionalità LinkScanner che, in AVG 8, si occupa di controllare il contenuto delle pagine web restituite, ad esempio, da parte del motore di ricerca prima ancora che queste vengano visitate da parte dell’utente. Il motore di scansione in tempo reale verifica che le pagine web proposte dopo l’avvio di una qualsiasi interrogazione non ospitino malware.
Scaricato da più di 20 milioni di utenti, AVG 8 sembra però aver causato un notevole traffico in più in Rete tanto da ingenerare le proposte di molti webmaster che si sono detti costretti ad affrontare maggiori spese per l’utilizzo della banda Internet. Poiché LinkScanner di AVG 8 “si cela” dietro l’IP dell’utente, è difficile per un webmaster filtrare il traffico generato dal programma antimalware. LinkScanner, inoltre, si presenterebbe ai vari siti web “visitati” come Internet Explorer 6.0 (“user agent”).
Il prossimo 9 Luglio, secondo alcune indiscrezioni, AVG dovrebbe tuttavia modificare il funzionamento del meccanismo di controllo in tempo reale dei siti web permettendone l’analisi solo dopo il clic da parte dell’utente e non a priori.