Avast rivela che la metà delle applicazioni installate non sono aggiornate

Secondo la nota società sviluppatrice di soluzioni per la sicurezza, il 55% di tutte le applicazioni utilizzate sui sistemi Windows degli utenti non sarebbero aggiornate ed esporrebbero quindi a rischi.
Avast rivela che la metà delle applicazioni installate non sono aggiornate

Avast ha pubblicato un nuovo studio che fotografa lo stato di oltre 163 milioni di sistemi Windows però ciò che riguarda i software utilizzati e la loro configurazione.
Secondo la famosa azienda sviluppatrice di antimalware e di soluzioni per la sicurezza informatica, il 55% di tutte le applicazioni utilizzate sui sistemi Windows degli utenti non sarebbero aggiornate ed esporrebbero quindi a rischi di varia natura.
Inoltre, gli utenti che sui loro PC hanno installato Adobe Shockwave, VLC Media Player e Skype nel 94% dei casi, sempre secondo i tecnici di Avast, non avrebbero provveduto ad aggiornare le applicazioni alle versioni più recenti ed esenti da qualunque problema di sicurezza noto.

In un’eloquente tabella, Avast segnala anche gli altri programmi che sono raramente aggiornati dagli utenti Windows: si tratta di Java Runtime Environment, 7-Zip e Foxit Reader: le versioni più vecchie di queste applicazioni, ancora abbondantemente in uso, soffrono di lacune di sicurezza che possono esporre ad attacchi informatici i sistemi e i dati in essi conservati.

Avast cita anche le versioni obsolete di Microsoft Office: il 15% di tutte le installazioni della suite per l’ufficio sono addirittura rappresentate da Office Enterprise 2007 che l’azienda di Redmond ha cessato di supportare già nel 2017 e che quindi ormai da tempo non riceve alcun aggiornamento, neppure a risoluzione delle problematiche di sicurezza eventualmente scoperte.

Sembra incredibile ma per quanto riguarda le versioni di Windows installate dagli utenti, Avast ha rilevato che ben il 15% delle installazioni sono Windows 7 RTM (Release to Manufacturing): Microsoft non le supporta più dal 2013.
Ad essere supportate fino a metà gennaio 2020, con il rilascio di aggiornamenti di sicurezza sono, sono infatti le edizioni di Windows 7 aggiornate al Service Pack 1, non quelle precedenti: Windows 7, fine del supporto a inizio 2020: cosa fare.

Anche la prima versione di Windows 10 (build 1507), Windows 10 November Update (build 1511), Windows 10 Anniversary Update (build 1607) e Windows 10 Creators Update (build 1703) non sono più supportate da parte di Microsoft come confermato in questa pagina.
Per questo è importante non rimanere troppo indietro con l’installazione dei feature update di Windows 10: certo, visti i tanti problemi che hanno interessato Windows 10 Aggiornamento di ottobre 2018 (build 1809) è preferibile non correre subito a installare questi aggiornamenti appena essi vengono rilasciati ma è altrettanto importante non attendere oltre un anno e mezzo per la loro applicazione.

Da parte nostra consigliamo di collegarsi periodicamente con questa pagina e di scaricare il software Media Creation Tool con un clic sul pulsante Scarica ora lo strumento.
Il nome del file contiene il riferimento numerico alla build di Windows 10 installabile utilizzando il Media Creation Tool.
Scaricando il Media Creation Tool prima del rilascio di un nuovo feature update si potrà aggiornare il sistema a quella release senza per forza installare l’ultima versione.

Il resoconto completo elaborato da Avast è consultabile a questo indirizzo.

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