Dopo la chiusura forzata del progetto AutoPatcher, il responsabile dello stesso afferma di avere intavolato una discussione con i vertici Microsoft per capire come il programma freeware per l’aggiornamento automatico dei sistemi Windows con le ultime patch possa risorgere dalla sue ceneri.
Antonis Kaladis, autore di AutoPatcher, ha spiegato che sono allo studio alcune modifiche che dovrebbero forse rendere il software accettabile da parte di Microsoft. “Abbiamo pensato a rendere il programma in grado di scaricare tutti gli aggiornamenti necessari direttamente dai server Microsoft, senza offrire una raccolta ospitata su server diversi da quelli della società di Redmond”. Una risposta da parte di Microsoft sembra non essere ancora pervenuta.
La soluzione migliore potrebbe essere infatti quella di riprogrammare AutoPatcher in modo tale che scarichi patch ed aggiornamenti direttamente dai server Microsoft: l’utente, scaricati i file una sola volta, non dovrà poi ripetere l’operazione su ogni sistema da lui amministrato. I vari aggiornamenti potrebbero essere salvati da AutoPatcher in un’unica cartella, da impiegare per successive reinstallazioni del sistema operativo o per l’aggiornamento di altre workstation.
Bisognerà verificare se al quartier generale Microsoft vi sia effettivamente l’intenzione di dialogare con gli autori di un programma che, in quattro anni dalla sua nascita, ha acquisito un ampio apprezzamento presso l’utenza.
AutoPatcher tenta di risorgere dalle sue ceneri
Dopo la chiusura forzata del progetto AutoPatcher, il responsabile dello stesso afferma di avere intavolato una discussione con i vertici Microsoft per capire come il programma freeware per l'aggiornamento automatico dei sistemi Windows con le ultime...