Google ha annunciato che da quest’oggi è possibile usare gli iPhone per gestire l’accesso a tutti i servizi online dell’azienda di Mountain View.
Con un aggiornamento dell’app Google Smart Lock appena rilasciato, diventa possibile far leva sulle funzionalità della Secure Enclave integrata nei processori Apple A7 e versioni successive.
Google inizia così a memorizzare nell’enclave Apple dati crittografati insieme con le informazioni utili per consentire agli utenti di confermare l’accesso ai servizi dell’azienda.
All’atto pratico l’approccio usato su iOS è lo stesso alla base del funzionamento del meccanismo Messaggio di Google, ben noto ai possessori di un dispositivo Android: Verifica in due passaggi: qual è la modalità più sicura.
Dopo aver inserito nome utente e password corretti, Google mostrerà su iPhone una richiesta di conferma: l’utente potrà autorizzare o negare l’accesso.
Il sistema di autenticazione a due fattori basato sull’uso della Secure Enclave funziona al momento usando solo il browser Chrome. Diversamente rispetto a quanto avviene su Android, il modulo Bluetooth deve essere comunque attivato sia su PC che sul dispositivo Apple perché lo scambio dei dati avviene in locale.