Mentre, all’orizzonte, v’è sempre la possibile acquisizione da parte di una “cordata” di società cinesi (Opera acquisita da una cordata di società cinesi?), Opera prova a rilanciare il suo browser con la presentazione, a stretto giro, di nuove funzionalità.
Il browser dell’azienda norvegese è ben lontano anche dalle quote di mercato appannaggio di Safari ed Edge (rispettivamente il quinto e quarto browser “in classifica”, secondo NetApplication dopo Chrome, Internet Explorer e Firefox).
Purtuttavia, Opera prova a proporre nuove caratteristiche. Dopo l’integrazione di una VPN nel browser (VPN free, come usare quella di Opera e proteggere i dati), da oggi Opera offre a tutti, e quindi non soltanto agli sviluppatori, la funzionalità per la riduzione dei consumi energetici.
Stando a quanto dichiarato dai tecnici di Opera, l’ultima versione del browser, con la modalità “risparmio energetico” abilitata permetterebbe di risparmiare fino al 50% di batteria rispetto a Google Chrome.
Se sul proprio notebook si fosse soliti “navigare” molto online e mantenere diverse schede contemporaneamente aperte, il “risparmio energetico” di Opera consentirà di aumentare la durata della batteria.