Non siamo neppure giunti a metà anno e già si confermato le previsioni di fine 2013 che preannunciavano un sempre maggior numero di attacchi nei confronti degli utenti che detengono un portafoglio di monete Bitcoin. Nonostante, infatti, il prezzo di mercato della crittovaluta più famosa ed utilizzata al mondo stia a poco a poco scemando (dopo i picchi di inizio dicembre 2013 oltre i 1.200 dollari, un singolo Bitcoin viene scambiato oggi a meno di 450 dollari; come conferma il grafico continuamente aggiornato da Blockchain), le aggressioni informatiche sferrate nei confronti di coloro che possiedono Bitcoin sono sempre più frequenti.
Secondo i tecnici dei laboratori Kaspersky, gli attacchi rivolti ai possessori della crittovaluta avrebbero superato la soglia di 8,3 milioni, due volte e mezzo rispetto al precedente periodo di osservazione.
Il pericolo principale, si ricorda da Kaspersky, è correlato con le modalità di gestione e conservazione del proprio portafoglio virtuale Bitcoin. Se i dati vengono memorizzati in modo non crittografato, un aggressore può riuscire a sottrarre l’intero tesoro di monete Bitcoin in modo elementare, semplicemente copiando un file.
“È il rischio insito nell’utilizzo di una crittovaluta che viene messa in circolo senza alcun controllo da parte dei governi“, ha commentato Sergey Lozhkin, Senior Security Researcher di Kaspersky Lab.
Per utilizzare una crittovaluta come Bitcoin in modo sicuro è quindi indispensabile memorizzare i file del proprio portafoglio virtuale su un supporto cifrato, magari creandone una copia di backup, per maggior sicurezza.
Grazie attenzione, inoltre, va riposta nella scelta dei servizi che consentono di creare e gestire dei portafogli Bitcoin online: sono gli utenti che debbono poter avere sempre la proprietà delle chiavi crittografiche. Diversamente, si potrebbe andare incontro a spiacevoli incidenti come accaduto di recente ad Mt.Gox (Rischi di Bitcoin: tonfo della moneta dopo il crack Mt.Gox.
Per sapere tutto su Bitcoin, vi suggeriamo la lettura del nostro articolo Come funziona Bitcoin e perché Apple non lo vuole.