Amazon sta creando un piccolo gruppo di doppiatori per addestrare i propri modelli IA. L’obiettivo è quello di creare cloni vocali che saranno poi utilizzati per creare audiolibri nel contesto di Audible. Il progetto, al momento in fase embrionale, sembra per ora interessare il solo territorio statunitense.
Nell’annuncio pubblicato da Amazon, la compagnia spiega come si stia impegnando a cercare nuovi modi per creare più contenuti per la piattaforma, sempre nel rispetto di autori, narratori, editori e utenti.
I partecipanti alle registrazioni, dovranno inviare dei contenuti audio ad Amazon. I doppiatori manterranno il controllo della propria voce, potendo effettuare registrazioni live o semplicemente fornendo la stessa per creazioni attraverso l’IA. Audible fornirà anche degli strumenti ai narratori, che saranno dunque in grado di modificare pronuncia e ritmo della voce.
Amazon ha affermato come i doppiatori saranno ricompensati tramite un modello definito Royalty Share, pur senza specificare nel dettaglio a quanto possano aumentare le retribuzioni.
Amazon sta cercando una soluzione per accontentare doppiatori e utenti
Per garantire la massima trasparenza anche rispetto gli utenti, Amazon ha assicurato che qualunque tipo di prodotto creato attraverso l’IA sarà contrassegnato come tale. Inoltre, è stato sottolineato come Audible non utilizzerà mai la replica vocale di un narratore senza la sua approvazione.
Questo tipo di iniziativa non è un qualcosa di totalmente inedito per Amazon. Giusto lo scorso anno, nel contesto di Kindle Direct Publishing è stato permesso agli utenti di convertire i loro titoli in audiolibri utilizzando voci artificiali.
Secondo quanto riportato da Bloomberg, a maggio 2024 sono stati realizzati 40.000 audiolibri su Audible tramite voci virtuali, anche se la piattaforma fino a questo momento non ha offerto un filtro per distinguere i contenuti realizzati da narratori reali dai doppiatori IA.
Ovviamente tutto ciò ha sollevato diverse polemiche tra i doppiatori, che hanno visto una sostanziale riduzione delle proprie opportunità lavorative. L’ultima iniziativa di Amazon, almeno a prima vista, sembra mirare proprio a rassicurare i narratori.