Il lander Schiaparelli è atterrato su Marte? Ancora è difficile fare previsioni perché il modulo orbitante, chiamato TGO (Trace Gas Orbiter) si trova ancora alle spalle di Marte e non può evidentemente rilanciare verso la Terra il segnale trasmesso dal lander.
Sulla carta, l'”ammartaggio” dovrebbe essere avvenuto intorno alle ore 16,48 italiane ma ancora non ci sono conferme circa il successo delle operazioni di atterraggio.
Una chiara analisi dell’accaduto, che permetterà di sbilanciarsi sul successo o, sfortunatamente, sul fallimento della missione, sarà possibile soltanto quando la sonda Mars Express trasmetterà verso la base terrestre la registrazione della procedura di avvicinamento e atterraggio sul suolo marziano.
Intorno alle ore 18,30 di quest’oggi 19 ottobre, dovremmo sapere se il lander Schiaparelli è pronto per “visitare” Marte o se, viceversa, qualcosa non fosse andato per il verso giusto.
Atterraggio su Marte fallito. Il lander Schiaparelli è definitivamente perduto
20/10/2016 ore 13,00. Il lander Schiaparelli si è schiantato sul suolo di Marte
I retrorazzi, che avrebbero dovuto permettere un atterraggio “dolce” e indolore, sono rimasti accesi solamente per 3 secondi quindi il computer di bordo ha deciso di spegnerli. Il lander Schiaparelli è quindi rovinosamente caduto sulla superficie marziana.
20/10/2016 ore 10,40. Tanti punti interrogativi a cui i tecnici ESA cercheranno di dare risposta nelle prossime ore. Analizzando i dati, sembra che il paracadute montato sul lander abbia funzionato e che i propulsori si siano accesi almeno per alcuni secondi prima di raggiungere il suolo marziano.
Gli esperti sono sicuri che sarà possibile stabilire esattamente cosa è accaduto durante la discesa su Marte di Schiaparelli.
È stato nuovamente confermato che il lander ha cessato di trasmettere dati circa 50 secondi prima dell'”ammartaggio“.
Nel corso dei prossimi giorni, poi, dovrebbe essere possibile scattare alcune foto del luogo di “atterraggio” del lander Schiaparelli.
19/10/2016. Ore 19,15. I tecnici ESA affermano che le registrazioni sono “inconcludenti“. Allo stato attuale non è possibile fare ipotesi sullo stato del lander Schiaparelli.
ore 18,52. I tecnici ESA confermano che l’orbita sulla quale si è posizionato il TGO appare eccellente.
ore 18,45 circa. L’analisi dei dati di telemetria dell’orbiter non evidenzia, al momento, alcun tipo di problema. Tutto procede come da programma.
ore 18,35. Il Trace Gas Orbiter ha fatto capolino uscendo dalla faccia di Marte non visibile dalla Terra. Il segnale proveniente dall’orbiter è stato correttamente acquisito: è forte, chiaro e stabile
A questo punto si aspettano informazioni sulla “sorte” del lander Schiaparelli.
ACQUISITION OF ORBITER SIGNAL! #ESOC hears @ESA_TGO‘s signal loud & clear after it emerges from behind #Mars #ExoMars pic.twitter.com/w85fAFwOvD
— ESA Operations (@esaoperations) 19 ottobre 2016
A questo punto, oltre a Mars Express, c’è ufficialmente un secondo satellite in orbita attorno a Marte.
ore 18,00. Ci vorrà circa mezz’ora per elaborare i dati inviati da Mars Express. Sempre intorno alle ore 18,30 dovrebbe giungere sulla Terra il segnale del Trace Gas Orbiter.
Alle ore 17,55 circa, il team di ESA ha confermato che Mars Express ha iniziato l’invio della registrazione delle operazioni.
Le dimensioni delle registrazioni sono compatibili con quanto atteso. Un dato che fa ben sperare.
Intorno alle ore 17,47, ESA ha confermato la corretta acquisizione del segnale proveniente dalla sonda Mars Express, lanciata a metà 2003.
Missione per larga parte italiana
La missione ExoMars, iniziata a marzo di quest’anno (Oggi parte ExoMars, ESA e NASA si sfidano alla conquista di Marte) è per larga parte italiana perché l’ASI, l’Agenzia Spaziale Italiana, ha partecipato con un importante investimento di 350 milioni di euro, corrispondente al 32% del valore complessivo dello sforzo economico per porre in essere il viaggio spaziale alla volta del pianeta rosso.
Come avevamo spiegato nell’articolo Mercoledì un pezzo d’Italia sarà su Marte: ExoMars, italiano è il sistema di controllo Entry Descent and Landing per la gestione dell’ingresso in atmosfera e per l’atterraggio del lander, il paracadute, il sistema che pilota i propulsori per induzione a impulso e, in generale, è responsabilità del nostro Paese lo sviluppo di Schiaparelli.
Nel video che pubblichiamo di seguito, una simulazione della discesa su Marte del lander Schiaparelli: