Secondo ammissione della stessa Ubisoft, la software house ha subito un attacco hacker a cui è però riuscita a far fronte brillantemente.
I responsabili della sicurezza hanno infatti individuato la violazione dei sistemi di sicurezza e sono riusciti a revocare l’accesso, impedendo agli hacker di rubare dati preziosi. Sui server specifici sono conservati 900 GB di informazioni, inclusi i dati relativi agli utenti del gioco Rainbow Six Siege.
Il blocco delle operazioni è avvenuto a 48 ore dall’intromissione e ciò ha comunque offerto una certa libertà di manovra ai criminali informatici. A quanto pare, infatti, gli stessi hanno comunque avuto accesso alle conversazioni di Microsoft Teams, al server Ubisoft SharePoint e altri canali di comunicazione dell’azienda. Nonostante ciò, senza l’intervento degli addetti di sicurezza, i danni potevano essere senza ombra di dubbio maggiori.
Attacco a Ubisoft: gli hacker a caccia dei dati di Rainbow Six Siege
Ubisoft ha indagato sull’hacking dopo che i ricercatori di VX-Underground hanno condiviso online screenshot di quelli che sembravano essere i servizi interni dell’azienda. A quanto pare, l’obiettivo degli hacker erano proprio i dati di Rainbow Six Siege, non riuscendo però nel loro intento.
Quanto accaduto segue, nel giro di pochi giorni, all’attacco subito da Insomniac Games che ha visto il furto di ben 1,6 TB di dati dai server della software house. Tutto ciò a dimostrazione di come anche i produttori di videogiochi siano ormai nel mirino dei cybercriminali.
D’altro canto, i giochi tripla A hanno un giro d’affari enormi e i dati conservati sui server sono una vera e propria miniera d’oro per gli hacker. Non per niente, gaming e ransomware sono un binomio che ha caratterizzato questo 2023 e che, molto probabilmente, caratterizzerà anche l’anno che sta per cominciare.