Kubernetes è un sistema open source per automatizzare la distribuzione, la scalabilità e la gestione delle applicazioni containerizzate. È progettato per facilitare la gestione di applicazioni distribuite sulle varie infrastrutture di calcolo, consentendo agli sviluppatori e agli amministratori di orchestrare e gestire i container in modo efficiente.
Le funzionalità integrate nella piattaforma consentono di specificare i requisiti in termini di risorse macchina (CPU, memoria, archiviazione,…) per ciascun container, gestendone quindi l’allocazione in modo efficiente.
Gli strumenti di discovery e l’accesso diretto ai servizi all’interno di ciascun cluster, così come il bilanciamento del carico del traffico tra i container, permettono di ridurre la complessità operativa. I cosiddetti rolling updates e la possibilità di effettuare ripristini a uno stato precedente del container (rollback) assicurano la continua disponibilità delle applicazioni permettendo agli sviluppatori di concentrarsi sulle attività di programmazione anziché sulla gestione dell’infrastruttura sottostante.
Cos’è e come funziona Aruba Managed Kubernetes
La nuova soluzione Aruba Managed Kubernetes guarda alla gestione semplificata dei container ed è ideata per sviluppatori e professionisti IT interessati alla tecnologia cloud-native. L’obiettivo è quello di venire incontro alle esigenze delle aziende di ogni dimensione, dalla PMI fino alla realtà enterprise.
Nato in risposta alle sempre crescenti esigenze delle aziende che utilizzano i container come strumento di sviluppo e distribuzione delle applicazioni, Aruba Managed Kubernetes è costruito su un hardware di ultima generazione, su tecnologie leader di mercato ed è erogato attraverso un network di data center di proprietà dell’azienda costruiti sui massimi standard di sicurezza logica e fisica.
Le principali caratteristiche
Nel presentare la nuova proposta, Aruba ha voluto evidenziare come la creazione dei propri cluster Kubernetes sia questione di pochi clic, mediante un’interfaccia user-friendly. Una procedura guidata, inoltre, premette di distribuire le applicazioni sul cloud nel giro di pochi minuti.
La piattaforma è flessibile e scalabile, consentendo di adattare le risorse impegnate da ciascun cluster in base agli specifici carichi di lavoro. La massima ridondanza e la minima latenza sono assicurate da tre data center interconnessi (con latenze inferiori al millisecondo).
Chi sceglie Aruba Managed Kubernetes può inoltre avvalersi di una soluzione che assicura completa visibilità sull’utilizzo delle risorse e il controllo dei costi.
“La soluzione Kubernetes as a Service che abbiamo presentato ufficialmente a KubeCon è per noi un milestone fondamentale nella nostra roadmap di redesign di tutta l’offerta cloud, che vedrà nei prossimi mesi il rilascio di molte nuove componenti IaaS e PaaS sulla nostra foundation open source“, ha commentato Massimo Bandinelli, Marketing Manager di Aruba Cloud. “Aruba Managed Kubernetes è di fatto una soluzione completa per lo sviluppo cloud native e consente quindi alle aziende di far girare workload su una piattaforma standard, estremamente affidabile e distribuita sul territorio italiano ed europeo, con tutti i vantaggi che questo comporta in termini di compliance e sovranità del dato“.
ArubaKube: collaborazione con il Politecnico di Torino
Il lancio di Aruba Managed Kubernetes, ha visto anche la partecipazione di ArubaKube, spin off del Politecnico di Torino e centro di eccellenza di Aruba per la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione su tecnologie Cloud Native e progetti open source, con una particolare attenzione verso Kubernetes. Con sede a Torino, ArubaKube rappresenta un’ulteriore dimostrazione del crescente impegno nella ricerca e nello sviluppo di realtà innovative sul territorio, anche grazie a una sempre più stretta collaborazione con il Politecnico.
ArubaKube mira a semplificare la gestione del Cloud Computing, a promuovere soluzioni innovative e ad offrire supporto di livello enterprise alle aziende, puntando – ad esempio – all’eliminazione del rischio di vendor lock-in, sulla riduzione dei costi e sulla creazione di un rapporto bidirezionale tra community ed azienda.
Tra i progetti destinati ad accentrare grande interesse, spicca l’impegno sull’open source Liqo. Si tratta di una soluzione orientata alla creazione di un’infrastruttura virtuale in grado di aggregare risorse e servizi da diversi cluster Kubernetes, anche di più fornitori di servizi cloud, permettendo la costruzione e l’orchestrazione centralizzata di servizi multi-cloud.