TSMC, un incidente blocca la produzione: 10.000 wafer di silicio inutilizzabili

L'azienda taiwanese denuncia un incidente occorso presso uno dei suoi stabilimenti: le sostanze chimiche utilizzate per la produzione dei chip da consegnare alle società IT più famose non erano adeguate. Da buttare circa 10.000 wafer di silicio.

Passo falso per TSMC: l’azienda taiwanese produttrice di semiconduttori, vero e proprio punto di riferimento per moltissime aziende, ha comunicato di aver riscontrato un grave problema con le sostanze chimiche utilizzate durante il processo produttivo dei chip.
I tecnici della società sono stati costretti a fermare la produzione in uno degli impianti (Fab14B) constatando l’impossibilità di utilizzare o riutilizzare il materiale.

Purtroppo le aziende come TSMC non sono esenti da problemi che possono influenzare negativamente la catena produttiva: se non rilevati tempestivamente, eventuali difetti possono avere conseguenze devastanti sui wafer di silicio utilizzati per la produzione dei chip destinati ad aziende come NVidia, Huawei, MediaTek e molte altre.

Secondo le prime voci di corridoio, sarebbero almeno 10.000 i wafer di silicio affetti da problemi e riguarderebbero la produzione di processori a 12 e 16 nm.


TSMC cerca comunque di tranquillizzare i clienti (che non vengono esplicitamente citati) sostenendo di riuscire a recuperare in tempi brevi il terreno perduto in seguito all’incidente.

L’azienda è sempre parsa “lanciatissima” e capace di innovare in maniera significativa: TSMC: i maggiori profitti arrivano già dalla produzione di chip a 7 nm. Da qualche tempo, però, qualche nube ha cominciato ad addensarsi: TSMC ha confermato la recente riduzione degli introiti (-10% rispetto allo stesso periodo del 2018 e -22% nell’ultimo trimestre) e al momento i vertici si attendono la più importante segno negativo dal 2009 ad oggi.

Quello lamentato da TSMC è il secondo grave incidente che si è verificato nella storia recente della società. Ad agosto 2018 il noto ransomware WannaCry dotato, come noto, delle caratteristiche di un virus worm ha infettato diversi sistemi dislocati negli stabilimenti produttivi di TSMC costringendo l’azienda a un arresto forzato delle attività per circa tre giorni. Una mossa che ha provocato perdite economiche quantificabili intorno all’1% annuo.

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