Google ha appena annunciato il rilascio della versione definitiva di Chrome 23, nuova release del browser di bandiera della società di Mountain View. Non sono poche le novità integrate nella più recente versione del “navigatore” sviluppato da Google.
Innanzi tutto, gli sviluppatori dell’azienda fondata da Larry Page e Sergey Brin si sono concentrati sul miglioramento delle prestazioni del browser: l’applicazione, per le operazioni di decodifica dei video, si appoggia sempre più alle risorse computazionali messe a disposizione dal processore grafico (GPU) della scheda video. Allo stesso tempo, però, Chrome 23 è più parsimionioso in termini di consumo energetico occupando in misura minore la GPU ed aumentando di conseguenza la durata della batteria di un sistema portatile (i tecnici di Google parlano di un miglioramento pari a circa il 25%).
D’ora in poi, inoltre, è possibile specificare quali autorizzazioni sono accordate a ciascun sito web senza accedere alla finestra delle impostazioni del browser: basta fare clic sull’icona visualizzata nella barra degli indirizzi per stabilire quali cookie vengono utilizzati (si possono rifiutarne eventualmente alcuni), se il sito può esporre immagini, caricare codice JavaScript o plugin del browser, aprire finestre popup, richiedere la posizione geografica dell’utente, mostrare notifiche, passare alla visualizzazione a schermo intero, visualizzare contenuti multimediali e così via.
Con Chrome 23, Google abbraccia anche le specifiche “Do Not Track” che consentono all’utente di esprimere il diniego alla raccolta di dati durante la navigazione in Rete. Attraverso l’aggiunta di un’intestazione HTTP addizionale, il browser – ogniqualvolta interroga un qualsiasi server remoto – manifesta l’intenzione dell’utente a non essere tracciato in alcun modo. Google sembra però scettica sull’effettiva efficacia della funzionalità “Do Not Track“: il rispetto dell’indicazione espressa dall’utente appare essere assolutamente volontario. In altre parole, anche se si fosse attivata “Do Not Track” non è detto che tutti i siti web si adeguino alle scelte dell’utente. Non sarebbe forse meglio spiegare con parole semplici il funzionamento dei cookie liberando il campo dai tanti (troppi) falsi miti che continuano a circolare da anni (suggeriamo la lettura dell’articolo Che cosa sono i cookie: la verità su come gestirli, rimuoverli e difendere la privacy sul web)? La consapevolezza di ciò che è bene, di ciò che è utile e di ciò che invece dev’essere rimosso. È questo ciò che ci vuole, ovviamente secondo l’opinione di chi scrive (Do Not Track: tutto ciò che c’è da sapere).
Tuttavia, il “Do Not Track” fa capolino anche in Chrome 23 sotto forma di opzione disattivata in modo predefinito. Gli utenti che volessero abilitarla debbono accedere alle impostazioni del browser di Google, scrivere “non tenere traccia” nel campo “Cerca nelle impostazioni” e spuntare la casella “Invia una richiesta “Non tenere traccia” con il tuo traffico di navigazione“.
L’ultima versione di Google Chrome è prelevabile gratuitamente anche facendo riferimento a questa scheda.