Arrestato hacker che vendeva accessi a migliaia di conti bancari

Arrestato hacker ucraino di 31 anni, rischia fino a 8 anni di prigione: avrebbe rubato conti bancari ottenendo più di 90.000 dollari.

Un hacker ucraino di 31 anni è stato arrestato con l’accusa di aver rubato i dati di migliaia di conti bancari e aver rivenduto gli stessi sul Dark Web.

Il cybercriminale proponeva gratuitamente software commerciali per Windows e Android che però contenevano malware. Attraverso questi agenti malevoli, l’hacker è riuscito ad ottenere l’accesso a migliaia di conti bancari tra Stati Uniti e Canada, ottenendo notevoli guadagni. Secondo i dati raccolti dalla polizia, il soggetto lavorava direttamente dal computer domestico.

L’hacker ha utilizzato le informazioni rubate alle vittime anche per rivendere account Google, sia attraverso il già citato Dark Web (con compravendite effettuate tramite bitcoin), sia attraverso un numero di telefono russo, utilizzato per una sorta di “vendita telefonica” delle credenziali rubate.

L’hacker ha guadagnato più di 90.000 dollari dalle sue attività illecite

Allo stato attuale, la polizia non è riuscita a stabilire quanto l’hacker sia riuscito a racimolare attraverso il suo operato. Alcune stime parlano di una cifra intorno ai 92.000 dollari ma, con tutta probabilità, i proventi dell’attività criminale potrebbero essere di molto maggiori.

Le forze dell’ordine, oltre a confiscare il computer del cybercriminale, hanno requisito anche altri beni di lusso, incluso un SUV Mercedes-Benz, del valore di circa 65.000 dollari. Le indagini hanno fatto emergere come il soggetto non lavorasse da solo ma, almeno al momento, non è ancora stato scoperto il nome dei suoi collaboratori.

Secondo le leggi ucraine, l’hacker rischia fino a otto anni di reclusione. Lo stesso, infatti, è accusato di riciclaggio di denaro, utilizzo non autorizzato di sistemi informatici e creazione di malware.

Tra fine 2023 e inizio del 2024 vi sono stati diversi arresti per quanto riguarda il cybercrimine, con alcune operazioni mirate dell’FBI che hanno attaccato infrastrutture legate al temibile gruppo ransomware noto come BlackCat.

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