Sono in molti a considerare la giornata odierna come l’Internet Day. Esattamente cinquant’anni fa, il 29 ottobre 1969 – infatti – utilizzando una rete di computer chiamata ARPANET (Advanced Research Projects Agency NETwork), fu inviato il primo messaggio tra due sistemi fisicamente installati a circa 500 chilometri di distanza.
Il primo testo (la stringa “Lo”) fu trasmesso dal dottorando in informatica Charles Kline (Università della California di Los Angeles, UCLA) a un collega dello Stanford Research Institute (SRI).
Fu un giorno storico e forse neppure gli accademici coinvolti nell’esperimento compresero appieno la portata di quanto realizzato e le potenzialità di uno strumento di comunicazione che avrebbe rivoluzionato le nostre vite.
I primi concetti legati al funzionamento delle reti di telecomunicazioni furono pubblicati nel 1959 da Paul Baran, ingegnere polacco naturalizzato statunitense che fu uno degli inventori della commutazione di pacchetto (nella cosiddetta commutazione di pacchetto non è prevista la “costruzione” di un canale di comunicazione diretto tra sorgente e destinazione dei dati; il network è invece a disposizione di più utenti che possono inviare e ricevere simultaneamente le informazioni).
Baran lavorò su una rete di comunicazioni militari sicure in grado di sopravvivere anche a un attacco nucleare, in piena guerra fredda come ci si trovava in quegli anni.
Joseph Carl Robnett Licklider fu il primo a definire nel 1962 il concetto di “rete galattica”, una rete in grado di far comunicare computer coi quali tutti gli utenti potevano interagire.
Leonard Kleinrock stava già lavorando sul concetto di memorizzazione e inoltro dei messaggi nella sua tesi di dottorato al MIT (Massachusetts Institute of Technology), Donald Davies fu il primo ad utilizzare il termine “pacchetto” mentre Lawrence G. Roberts intendeva utilizzare la tecnica della multiplazione a divisione di tempo per connettere le macchine direttamente ai cavi telefonici.
Utilizzando come base le idee degli scienziati che abbiamo citato, ARPA – istituto di ricerca fondato nel 1958 dal governo degli Stati Uniti – dette il via al progetto ARPANET, una rete informatica creata per conto del dipartimento della difesa USA al fine di interconnettere le diverse agenzie del Paese e continuare a comunicare anche in seguito ad eventuali attacchi nucleari.
Nell’estate del 1968 fu presentato il progetto completo di ARPANET e nel 1969 l’appalto fu aggiudicato a BBN Technologies, azienda dove aveva lavorato Licklider.
La memorabile pietra miliare commemorata oggi è quella fissata alle ore 22 del 29 ottobre 1969 quando è stato condotto il primo test di connessione ARPANET tra i nodi di UCLA e SRI. Il test di invio delle informazioni è stato effettuato dall’Interface Message Processor (IMP) che avrebbe dovuto trasmettere la parola “Login” anche se inizialmente fu possibile inviare solo i primi due byte “Lo”.
Il primo tentativo, insomma, fu un mezzo fallimento ma dopo la verifica del codice utilizzato, a distanza di un’ora fu possibile trasmettere la parola “Login” nella sua interezza.
Il 5 dicembre 1969 i quattro computer associati al progetto sono stati collegati alla stessa rete. Il primo sistema collegato è stato un SDS Sigma 7 (presso UCLA); successivamente sono stati connessi un SDS 940 presso SRI e in terza battuta un IBM 360 di nuovo presso UCLA. Infine, è stato installato e utilizzato un PDP-10 all’Università dello Utah.
Nelle due immagini, ARPANET come si presentava nel 1969 e nel 1983. Sulla destra, con le sigle UCL e NORSAR, le prime connessioni europee della rete.
Cinquant’anni fa nacque insomma l’embrione della rete Internet, anche se oggi quella che tutti conosciamo ha ben poco a che fare con la rete originale.
Negli anni successivi furono comunque compiuti progressi notevoli: nel 1970 nacque la rete ARPANET tra Harvard, MIT e BNN mentre nel 1972 ha luogo la prima dimostrazione pubblica di ARPANET.
L’anno successivo ARPANET allarga le sue maglie e sbarca in Europa collegando l’University College di Londra (UCL) e NORSAR, istituto norvegese per il rilevamento di terremoti ed esplosioni nucleari, con i vari centri californiani.
Sempre nel 1973, DARPA – agenzia governativa del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti incaricata dello sviluppo di nuove tecnologie per uso militare – ha avviato un programma di ricerca sulle tecniche di interconnessione delle reti e sullo sviluppo dei protocolli di comunicazione.
È questo progetto che di fatto ha portato alla scelta del nome Internet che è stato utilizzato al sistema di reti interconnesse attraverso il protocollo TCP/IP di cui uno dei padri è Vint Cerf (qui un articolo che pubblicammo nel 2013 per celebrare il lavoro di Cerf e degli altri ingegneri dell’epoca: Vint Cerf: trent’anni fa nasceva la rete Internet)
L’anno 1974 è stato decisivo per lo sviluppo della rete Internet come la conosciamo oggi perché è stata avanzata la proposta di collegare tutte le reti di tipo ARPANET in un unico network. Una tale rete non avrebbe avuto un controllo centralizzato e avrebbe basato il suo funzionamento proprio su TCP/IP.
Internet ha fatto un altro gigantesco balzo in avanti nel 1977 con lo sviluppo del primo modem per PC da parte di Dennis Hayes e Dale Heatherington. A inizio 1983, ARPANET è passata al protocollo di rete TCP/IP progettato da Vinton Cerf e Bob Kahn che attualmente continuiamo a usare sull’intera rete Internet.
L’ulteriore storico balzo in avanti fu compiuto il 12 marzo 1989 quando Tim Berners-Lee pubblicò la proposta di un sistema per la distribuzione di documenti con link ipertestuali accessibile proprio attraverso la rete Internet. E fu allora che nacque il Web: 30 anni fa Tim Berners-Lee inventava il World Wide Web.