ARM intende rafforzare la sua presenza nel mercato automotive. Dopo aver presentato, a settembre, il nuovo Cortex-A76AE (ARM presenta il core Cortex-A76AE per i veicoli a guida autonoma), la società inglese ha appena annunciato Cortex-A65AE, core di nuova generazione basato su multithreading simultaneo e progettato principalmente per le future vetture a guida autonoma.
Il core A76AE già permetteva di abilitare una maggiore parallelizzazione delle attività ma A65AE è il primo a consentire l’esecuzione simultanea di due thread per singolo core.
I tecnici di ARM sono stati al momento piuttosto avari di dettagli ma A65AE è quasi certamente il primo a usare la microarchitettura Helios ed è un core progettato per applicazioni che richiedono un throughput particolarmente elevato.
Gli unici dati condivisi da ARM durante la presentazione sono infatti proprio quelli relativi al throughput, descritto come 3,5 volte più elevato rispetto alla precedente generazione di riferimento (Cortex-A53 in questo caso).
Il meccanismo chiamato Simultaneous Multi-threading (SMT) si occupa di eseguire più thread in contemporanea e usa le istruzioni dei singoli thread per mantenere le unità di elaborazione sempre operative. L’adozione di SMT è la novità più importante dei nuovi core A65AE perché nei veicoli a guida autonoma un gran numero di sensori comunicherà contemporaneamente con l’unità centrale di controllo che equipaggia la vettura.
Nei casi concreti di utilizzo, assisteremo alla nascita di processori che usano differenti cluster di core A65AE insieme con altri Cortex destinati a gestire varie tipologie di carichi di lavoro. ARM ha infatti enfatizzato sulle enorme potenzialità dei nuovi core e sul fatto che il loro comportamento e le loro configurazioni sono addirittura personalizzabili via software.
Stando a quanto riferito da alcuni portavoce di ARM, i core Cortex-A65AE dovrebbero vedere la luce nel 2020.