ARM, l’azienda britannica che progetta chip basati sull’omonima architettura e che, con la sua tecnologia, ha di fatto monopolizzato il mercato dei dispositivi mobili iniziando a farsi prepotentemente strada nei data center e sui sistemi desktop (è recente l’annuncio di Apple che ha scelto i SoC ARM per i suoi prossimi Mac al posto dei processori Intel: L’architettura x86 è ormai obsoleta secondo l’ex capo della divisione Mac di Apple), è in vendita.
Il colosso giapponese SoftBank, holding finanziaria costituita nel 1981, ha infatti deciso di vendere ARM dopo che aveva acquisito l’azienda esattamente 4 anni fa: ARM comprata dalla giapponese SoftBank.
Secondo fonti ben informate, SoftBank avrebbe contattato Apple sondandone l’interesse per un’eventuale acquisizione ma l’azienda di Tim Cook avrebbe preferito, almeno per adesso, non fare alcuna offerta formale.
In prima fila per acquistare ARM ci sarebbe invece NVidia i cui rappresentanti, nel corso delle ultime settimane, avrebbero avviato una lunga serie di colloqui e trattative con SoftBank.
Se l’accordo su ARM dovesse andare in porto potrebbe profilarsi una delle acquisizioni più importanti della storia, soprattutto per ciò che riguarda il mondo dei semiconduttori.
NVidia sta da tempo investendo anche su tecnologie innovative come le soluzioni per l’intelligenza artificiale e i chip da installare “in-car” nei futuri veicoli a guida autonoma. L’acquisizione di ARM potrebbe quindi portare enormi benefici per NVidia e sancire il suo vantaggio competitivo rispetto alla più diretta concorrenza.
Al momento, comunque, non è dato sapere se SoftBank sia intenzionata a mettere sul piatto ARM nella sua interezza o solamente una parte dell’azienda, ad esempio quella che si occupa di tecnologie per l’intelligenza artificiale, NPU ed edge AI: ARM: i dispositivi IoT del futuro non si appoggeranno al cloud.