AMD non utilizza un’architettura ibrida in modo analogo a quanto fatto da Apple nei suoi processori M1 di derivazione ARM e da Intel con i core P e core E, introdotti con la gamma Alder Lake (fine 2021). La società guidata da Lisa Su ha invece puntato sui chiplet, una soluzione che può essere considerata come una sorta di approccio ibrido a livello di package.
Due immagini pubblicate online fanno riferimento a un futuro modello di APU AMD Ryzen basato su Zen 5 con un’architettura ibrida composta da quattro core ad alte prestazioni e altri otto core a elevata efficienza energetica.
AMD al lavoro sull’architettura ibrida: si parte con le APU Strix Point
Per ora non c’è conferma di quale modello di processore possa trattarsi, ma tutto fa pensare che AMD ha in serbo una nuova APU con architettura ibrida appartenente alla gamma Ryzen 8000. Stiamo quindi parlando di dispositivi destinati principalmente a laptop, Mini PC e anche computer desktop che non richiedono di una soluzione grafica dedicata.
Le APU (Accelerated Processing Units) sono una classe di processori sviluppati da AMD che combinano CPU e GPU. In altre parole, le APU integrano sia la potenza di calcolo necessaria per eseguire elaborazioni a livello di processore centrale sia la capacità di gestire la grafica, il tutto in un unico chip.
Esaminando più da vicino le caratteristiche del processore ibrido di casa AMD, sembra che sia conosciuto all’interno dell’azienda con il nome in codice di Strix Point. L’APU appare realizzata ricorrendo a un processo costruttivo a 4 nm (verosimilmente quello di TSMC). Inoltre, le due tipologie di core del processore supportano SMT mettendo quindi a disposizione due thread ciascuno. Alla fine, si ottengono 8 core logici ad alte prestazioni e 16 core logici a partire dai core che spingono sull’efficienza energetica.
Cos’è la tecnologia SMT dei processori AMD
SMT (Simultaneous Multi-Threading) è una tecnologia di elaborazione che consente a un singolo core del processore di eseguire più thread contemporaneamente. Consente al processore di apparire come se avesse più core virtuali rispetto ai core fisici fisicamente presenti. Ogni thread condivide le risorse del core fisico, come l’unità di esecuzione e la cache, ma può contare su proprio stato di registro separato.
L’obiettivo principale di SMT è migliorare l’utilizzo delle risorse del processore, consentendo a thread diversi di essere eseguiti contemporaneamente su un singolo core. Questo può portare a un miglioramento delle prestazioni in situazioni in cui ci sono thread inattivi o in attesa di risorse. Ad esempio, se un thread sta aspettando che venga caricato un dato dalla memoria, il core può passare all’esecuzione dell’altro thread invece di rimanere inattivo. Nei carichi di lavoro multithread più intensivi, SMT può effettivamente aumentare l’efficienza complessiva del processore.
Dettagli tecnici delle APU AMD Strix Point
La possibilità di usare SMT su tutte le tipologie di core nelle future APU AMD Strix Point rappresenta una novità sostanziale rispetto ad esempio a quanto fatto da Intel. La società di Santa Clara, infatti, abilita Hyper Threading solamente sui core ad alte prestazioni per ciò che concerne i modelli di CPU ad architettura ibrida.
Le APU Strix Point sembrano disporre di 48 KB di cache L1, 32 KB di cache L1 per le istruzioni, 4 MB di cache L2 per core ad alte prestazioni, 2 MB di cache L2 per i core efficienti e 8 MB di cache L3 in totale.
Per quanto riguarda la grafica integrata, è composta da 16 unità di calcolo in grado di utilizzare 1.024 shader e si basa sull’architettura RDNA 3.5. Il TDP massimo indicato risulta pari a 45W.
Le APU Strix Point dovrebbero vedere la luce nel corso del 2024 per competere con le proposte Intel Arrow Lake e, forse, anche con gli Intel Lunar Lake. In ogni caso, l’architettura Zen 5 si preannuncia battagliera, come già annunciato dall’ex progettista AMD Jim Keller.