Durante l’inverno appena trascorso, la rete Internet ha vissuto una tappa essenziale della propria evoluzione: il 3 febbraio, infatti, l’ICANN (“Internet Corporation for Assigned Names and Numbers“, ente no-profit che – tra i numerosi incarichi correlati alla rete Internet – provvede ad assegnare indirizzi IP ed a svolgere un’attività di gestione dei nomi a dominio di primo livello o TLD) ha assegnato gli ultimi cinque blocchi di indirizzi IPv4 ancora liberi.
La scarsità di indirizzi IPv4 ha contribuito a ravvivare l’interesse nei confronti del nuovo protocollo IPv6, destinato a garantire il futuro – a lungo termine – della Rete. Ancora oggi si attende la migrazione di massa, soprattutto da parte dei provider, ad IPv6: i principali vendor di dispositivi di rete da tempo commercializzano hardware in grado di supportare il nuovo protocollo ma numerosi fornitori di accesso ancora non sembrano essersi adeguatamente attrezzati.
Lo conferma uno studio di Arbor Networks, società leader nelle soluzioni per il controllo della sicurezza delle reti mondiali, le cui conclusioni sono state pubblicate sul web. La società ha monitorato e analizzato il traffico IPv4 e IPv6 per un periodo di sei mesi: mentre nel caso di IPv4 è stato registrato un aumento del 40-60%, il traffico IPv6 è invece diminuito del 12% circa. I tecnici di Arbor hanno preso in esame sei importanti provider europei e nordamericani esaminando volumi di traffico inter-dominio aggregato pari a oltre 8 terabit al secondo per un totale di più di 20 exabyte nell’intero periodo di svolgimento della ricerca.
Secondo Arbor, il prossimo 8 giugno – “World IPv6 Day” – sarà un ottimo test per verificare in che misura i vari player saranno pronti per supportare lo scambio di dati utilizzando il protocollo IPv6. Come si anticipa dalla società, il prossimo 8 giugno verrà effettuato un monitoraggio costante ed in tempo reale dei livelli di traffico nel corso dell’intera giornata mettendo a disposizione degli interessati un URL dove poter consultare i report aggiornati.
Il “World IPv6 Day” è un appuntamento che rappresenta il primo test IPv6 mai condotto su scala globale con la collaborazione di realtà come Google, Facebook, Yahoo!, Akamai e Limelight che attiveranno IPv6 nativo sui loro server. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di misurare il traffico IPv6 su scala Internet aiutando a identificare e isolare eventuali problemi di performance.
In questo articolo abbiamo illustrato le motivazioni del passaggio ad IPv6 e gli ostacoli che ancora insistono sul cammino che porterà ad una completa migrazione.
Altre informazioni su IPv6 sono reperibili facendo riferimento a questi nostri articoli.