I codec audio sono progettati per comprimere i dati sonori senza perdita di qualità o con una perdita trascurabile. La loro importanza è essenziale soprattutto oggi che facciamo ampio uso della trasmissione audio via Bluetooth, per definizione soggetta a interferenze radio.
La scelta di un codec adeguato può aiutare a migliorare la riproduzione di musica o di altri contenuti audio attraverso cuffie, altoparlanti, ricevitori audio e altri dispositivi compatibili Bluetooth.
I codec audio più evoluti consentono di gestire al meglio la banda offerta dalla connettività Bluetooth che con BLE (Bluetooth Low Energy) è molto limitata (2,1 Mbps) ma comunque sufficiente per lo streaming sonoro in alta qualità. Inoltre, consentono di ridurre la latenza ossia il ritardo tra il momento in cui l’audio viene trasmesso e l’istante in cui viene riprodotto.
Cos’è aptX e la sua evoluzione aptX HD
aptX è una famiglia di codec audio lossy: rimuovono alcuni dati che non incidono negativamente sulla riproduzione audio per ottenere uno streaming più leggero, più facile da gestire e occupare meno banda.
Sviluppato originariamente dall’azienda britannica CSR (Cambridge Silicon Radio) per migliorare la qualità dell’audio trasmesso via Bluetooth, aptX è passato sotto il controllo di Qualcomm dall’agosto 2015.
aptX è stato introdotto per la prima volta nel 2010 e da allora è stato implementato in numerosi prodotti basati sullo standard Bluetooth: sia il dispositivo sorgente che il dispositivo di riproduzione devono supportare il codec.
Viene utilizzata una tecnologia di compressione audio proprietaria che consente di trasmettere un segnale audio di alta qualità attraverso una connessione Bluetooth senza subire una perdita significativa di dati.
aptX HD è una versione migliorata di aptX che supporta la trasmissione di audio ad alta risoluzione. La principale differenza tra aptX e aptX HD risiede infatti nella capacità, da parte di quest’ultimo, di consentire trasmissioni con un bitrate più elevato ovvero una quantità maggiore di dati audio per unità di tempo.
Mentre aptX ha una capacità di trasmissione audio massima di 352 kbps a 16 bit/44,1 kHz, aptX HD può trasmettere audio fino a 576 kbps a 24 bit/48 kHz assicurando così un’esperienza sonora superiore e un audio significativamente più dettagliato.
C’è poi aptX Adaptive, un codec audio di nuova generazione con un bitrate adattabile dinamicamente nell’intervallo 279-420 kbps: ne abbiamo parlato brevemente nell’articolo su LDAC, codec Sony che si pone in diretta competizione con aptX e che ne migliora le prestazioni.
Cosa significa che Qualcomm ha reso open source aptX e aptX HD
Con un annuncio accolto positivamente dall’intera industria, a marzo 2023 Qualcomm ha deciso di rendere disponibile, all’interno del progetto AOSP (Android Open Source Project), il codice sorgente degli encoder usati dai codec proprietari aptX e aptX HD.
AOSP, come abbiamo evidenziato più volte, è la base – distribuita direttamente da Google – sopra la quale qualsiasi produttore e sviluppatore può creare una versione personalizzata di Android. Pixelexperience è una ROM Android personalizzata che è stata sviluppata e che viene aggiornata proprio partendo da AOSP.
Il fatto che Qualcomm pubblichi il codice che permette di codificare audio con aptX e aptX HD significa che nessuno dovrà più corrispondere royalty all’azienda per utilizzare i due codec: essi diventano parte integrante e fondante di Android. Essendo distribuiti sotto licenza Apache v2.0, Qualcomm consegna di fatto il suo lavoro all’ampia comunità degli sviluppatori con evidenti benefici per l’intera industria.
Anche perché, sorprendentemente, sono ancora tanti i dispositivi che non supportano aptX né tanto meno aptX HD.