Adobe ha annunciato ufficialmente il rilascio della decima versione di Acrobat e Reader. Il debutto delle release “X” (è stata preferita l’indicazione con il numero romano) dei due prodotti avverà tuttavia solamente tra un mese.
La promessa dell’azienda californiana è premere l’acceleratore essenzialmente su tre aspetti: sicurezza, migliore collaborazione e lettura dei PDF.
Adobe Reader X integrerà una sandbox per la protezione del sistema evitando che il software per la gestione dei documenti in formato PDF possa essere usato, da parte degli aggressori, come “testa di ponte” per avviare l’infezione del personal computer. I processi alla base del funzionamento di Reader e di Acrobat saranno isolata dal resto del sistema impedendo così che eventuali malware, inseriti in documenti PDF o richiamati da essi, possano causare problemi.
Il nuovo sistema di protezione è stato battezzato “Protected Mode” e Microsoft stessa ha collaborato alla realizzazione della funzionalità. Abilitata in modo predefinito, “Protected Mode” si occuperà di bloccare gli accessi in scrittura, da Adobe Reader, ad una qualunque area del sistema operativo.
Sino ad oggi, infatti, nel caso in cui gli aggressori riescano a “forzare” Adobe Reader – ad esempio sfruttando errori di “buffer overflow” od inserendo codice JavaScript dannoso nei file PDF -, gli stessi malintenzionati erano in grado di interagire liberamente con Windows utilizzando gli stessi privilegi utenti di cui gode Reader.
L’impiego della “sandbox” dovrebbe così mettere la parola fine a situazioni rischiose dal momento che tutte le modifiche al registro di sistema, ai file memorizzati sul disco fisso, l’esecuzione di processi, l’accesso ad aree di memoria condivise verranno bloccati sul nascere. Tutte le caratteristiche evolute dei moderni file PDF saranno interamente gestite entro la “sandbox”. Anche i documenti aperti utilizzando il plugin per il browser saranno visualizzati utilizzando il processo proprio di Adobe Reader, indipendentemente dalle impostazioni di sicurezza del programma utilizzato per la “navigazione” in Rete.
Dal punto di vista tecnico, la “sandbox” di Adobe poggerà sulla tecnologia Microsoft conosciuta con il nome di “Office Isolated Conversion Environment” (MOICE), già sfruttata in Office 2010: uno speciale processo analizza tutte le interrogazioni effettuate nell’ambito della “sandbox” stabilendo se esse siano o meno legittime.
La “sandbox” di Adobe “imbriglierà” il codice JavaScript, le attività di rendering di contenuti 3D e le operazioni di “parsing” delle immagini.
Gli utenti di Reader X potranno fruire degli strumenti “sticky note” ed “highlighter“: il primo consentirà di applicare delle note evidenti (simili ai ben noti “post it” gialli) sui documenti mentre il secondo di evidenziare porzioni di testo.
La nuova versione del “lettore” di file PDF si aprirà anche al mondo “mobile” proponendosi nella veste per i sistemi operativi Android, Windows Phone 7 e BlackBerry.
Per la modifica dei documenti, Adobe si appresta a porre in commercio tre diverse versioni di Acrobat X: la “Standard” integrerà un insieme di caratteristiche di base (compresa quella che permette di convertire un file PDF in un documento in formato Word od Excel) oltre alla piena compatibilità con Microsoft SharePoint.
La versione “Pro” di Acrobat X, invece, permetterà di creare dei “portafogli” PDF combinando una varietà di file di diverso tipo. Grazie alla funzionalità “Actions“, gli utenti di Adobe Acrobat X Pro potranno automatizzare attività ricorrenti e condividerle con altre persone.
Nella Adobe Acrobat X “Suite” saranno disponibili, oltre ad Acrobat X Pro, anche Photoshop CS 5, Captivate 5, Presenter 7, LiveCycle Designer ES2 e Media Encoder CS5.
Adobe varerà a breve anche un paio di servizi “in the cloud“. Il primo si chiama SendNow e consentirà all’utente di inviare, ricevere e tenere traccia di file di grandi dimensioni: l’idea alla base del lancio del servizio consiste nell’evitare l’utilizzo di server di posta che non offrono le prestazioni volute e che pongono limitazioni sulla dimensione dei file. Il secondo servizio è stato battezzato CreatePDF e permetterà di trasformare in PDF altri tipi di file, direttamente da Reader X o dal browser web. Sia SendNow che CreatePDF verranno presentati ufficialmente a novembre.