C’è un’importante novità che riguarda i codec audio utilizzati in Rete. IETF (Internet Engineering Task Force), ente di standardizzazione caratterizzato da una struttura “aperta” formata da specialisti, tecnici e ricercatori nel lontano 1981, ha approvato il codec Opus promuovendolo a nuovo standard. Sconosciuto ai più, Opus è un progetto da tenere d’occhio perché sancisce l’alleanza tra realtà quali Skype e Mozilla, da sempre attiva nella promozione di standard “aperti” utilizzabili liberamente sul web.
È un passo avanti di grande valenza perché allo sviluppo di Opus ha contribuito non soltanto Skype, facendovi convergere la sua tecnologia SILK, ma anche l’autore del noto codec Vorbis.
Opus è in grado di gestire qualunque genere di flusso audio garantendo una qualità elevatissima, con la possibilità, comunque, di veicolare suoni con la qualità telefonica. Utilizzato nelle comunicazioni VoIP, Opus può quindi utilizzare una banda minima pari a 6 kbit/s (mono), sino ad arrivare a 510 kbit/s (streaming musicale stereo). Il bitrate può essere costante oppure variabile in modo da poter regolare dinamicamente, in tempo reale, la quantità di banda occupata, la frequenza di campionamento, la dimensione dei frame audio trasmessi.
Durante i test, Opus ha evidenziato prestazioni leggermente migliori rispetto al codec HE-AAC di Apple (impiegato in iTunes), all’implementazione HE-AAC di Nero ed al Low Complexity AAC di Vorbis.
Maggiori informazioni sono pubblicate sul sito ufficiale del progetto.