Nei giorni scorsi abbiamo riferito delle numerosissime prese di posizione nei confronti della delibera proposta dall’AGCOM, Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Essa mira ad introdurre un meccanismo che le consentirà di inibire completamente l’accesso ai siti posti fuori dal territorio italiano e di rimuovere contenuti sospettati di violare il diritto d’autore in modo automatico e quindi senza l’intervento dell’autorità giudiziaria.
Il provvedimento firmato AGCOM è stato oggetto di continue critiche da parte di chi vive la Rete, per lavoro o semplicemente per passione. Solidarietà è arrivata da alcuni politici e da diverse associazioni che hanno lanciato vere e proprie iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica e per evidenziare i punti, ritenuti oscuri, della nuova normativa. Nella giornata di ieri, la protesta è arrivata anche in piazza con una manifestazione battezzata “La Notte della Rete“.
Arrivata la “giornata-X” di oggi 6 luglio, data fissata per l’approvazione della delibera, è l’avvocato Fulvio Sarzana a lanciare in Rete le prime rivelazioni. Secondo il legale, l’AGCOM avrebbe approvato lo schema di regolamento sul diritto d’autore con i voti di tutti i Commissari tranne quelli del Commissario Nicola D’Angelo e l’astensione del Commissario Michele Lauria. Sarebbe confermata la presenza, all’interno del provvedimento, di “tutti i meccanismi di rimozione selettiva già annunciati e l’inibizione in casi di siti esteri all’accesso dei cittadini italiani che verranno segnalati ai provider italiani“, scrive Sarzana sul suo blog. Nel caso i contenuti coperti da diritto d’autore fossero ospitati su server esteri, vi sarebbe una sorta di ammonizione. Qualora il comportamento lesivo del copyright dovesse perdurare, l’Autorità potrebbe rivolgersi alla Magistratura.
Lo studio legale Sarzana aveva pubblicato, proprio qualche giorno fa, alcuni esempi di situazioni in cui – secondo le valutazioni effettuate – il nuovo impianto normativo potrebbe causare non poche difficoltà (ved. questo articolo).
Secondo quanto riferito, dovrebbe esserci un contraddittorio di 15 giorni: durante questo periodo si potranno mettere al vaglio i vari punti della delibera che però sembrano restare immutati rispetto a quanto anticipato nelle scorse settimane.
L’avvocato Guido Scorza, presidente dell’Istituto per le Politiche dell’Innovazione ed esperto di questioni connesse al diritto civile, industriale e della concorrenza, pubblica sul suo blog un post provocatorio riportando una foto, scattata col suo smartphone, di un articolo tratto da una nota testata (ved. questa pagina). “Questo post potrebbe essere rimosso“, scrive Scorza osservando come la pubblicazione del suo pezzo sia, in realtà, assolutaemnte legttima perché ha “come unica finalità, quella di critica“. Ed aggiunge: “ecco, tra i tanti, uno dei perché, credo, che AGCOM dovrebbe astenersi dal procedere lungo la strada che sta ipotizzando di percorrere“.
La SIAE, Società Italiana degli Autori ed Editori, è oggi scesa in campo per sostenere la delibera AGCOM pubblicando una lunga lista di noti nomi del mondo della musica, del cinema e dello spettacolo che hanno voluto manifestare la loro approvazione (ved. questa pagina). Nel comunicato, apparso anche su una pagina a pagamento pubblicata sul numero odierno de “La Repubblica”, la SIAE spiega che la nuova normativa dovrebbe necessariamente entrare in vigore perché consentirebbe di difendersi dall’utilizzo improprio e non autorizzato di contenuti prodotti da artisti ed autori.
Le critiche, però, continuano, come osserva anche l’avvocato Scorza (ved. questa pagina). Perché prendendo di mira i cosiddetti “over the top” (le grandi società che su Internet si occupano dell'”intermediazione” di contenuti; si pensi ad esempio a Google, Facebook e così via), si rischia di ledere i più semplici e basilari diritti degli utenti e dei singoli cittadini.