Mentre le spedizioni dei nuovi Apple Watch continuano senza sosta, iFixIt ha provveduto a smontare il primo smartwatch della Mela svelandone tutta la componentistica. A subire l’intervento dei tecnici di iFixIt è stato un Apple Watch Sport da 38 mm, il più economico tra i modelli dell’orologio intelligente: Presentati Apple Watch e nuovi MacBook: le novità.
L’intera “prova” di iFixIt è visualizzabile a questa pagina.
La componentistica dell’Apple Watch, com’era facile attendersi, è minuta ed è forse più consona ad essere gestita da un orologiaio che da un esperto di elettronica.
Appena rimosso il display – operazione peraltro non semplicissima – all’interno della cassa dell’Apple Watch spiccano subito la corona digitale, il “taptic engine” e la batteria.
Il taptic engine è un “attuatore lineare” ossia un meccanismo capace di produrre un feedback tattile: ogni volta che arriva una notifica o è richiesta l’attenzione dell’utente, lo smartwatch di Apple invia un leggero impulso sul braccio.
La batteria è un modello agli ioni di litio da 205 mAh, un po´ poco ma sufficiente – secondo Apple – a garantire 18 ore di autonomia. Presumibilmente, il modello da 42 mm dovrebbe montare una batteria più potente.
Il chip S1, il processore su cui l’Apple Watch basa il suo funzionamento, non è immediatamente raggiungibile. Anzi, diviene visibile solo attraverso la rimozione di una speciale vite, la più piccola che i tecnici di iFixIt hanno incontrato sino ad oggi in tutti i loro test.
Confermata la presenza di 8 GB di storage, dello schermo AMOLED Retina da 272×340 pixel (290 PPI) nel modello da 38 mm (312×390 pixel e 302 PPI in quello da 42 mm), del supporto WiFi, Bluetooth 4.0 e NFC.
Oltre ai classici microfono, altoparlante, giroscopio ed accelerometro, l’Apple Watch integra – com’è noto – un sensore del battito cardiaco. Per iFixIt, però, il sensore nasconderebbe un pulsiossimetro capace di rilevare il livello di ossigeno nel sangue.
Nei mesi che hanno preceduto il lancio dell’Apple Watch, si era più volte parlato di una simile funzionalità. Al momento della presentazione dello smartwatch non si fece menzione di questa funzionalità che invece, sempre secondo iFixIt, potrebbe essere davvero presente.
Apple, semplicemente, non sarebbe ancora riuscita ad ottenere il “nulla osta” da parte della FDA (Food and Drug Administration), l’ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione di farmaci ed alimenti con il preciso obiettivo di proteggere la salute dei cittadini verificando la messa sul mercato dei vari prodotti.
Ad oggi, quindi, i tecnici della Mela non hanno ancora avuto il via libera per attivare il pulsiossimetro e permetterne l’impiego da parte degli utenti. Ne sapremo di più nelle settimane a venire.
Gli esperti di iFixIt hanno infine scoperto l’esistenza di un piccolo pulsante meccanico su un lato dell’Apple Watch: allo stato attuale non è stato possibile comprendere a che cosa possa servire.