Svelato a sorpresa durante la WWDC del 2023, il primo visore di realtà vista di Apple, il Vision Pro, è stato lanciato negli Stati Uniti d’America a febbraio di quest’anno. Il dispositivo sarà sicuramente tra i protagonisti della conferenza in programma per lunedì 10 giugno, con la presentazione di un nuovo aggiornamento software e l’annuncio della disponibilità in nuovi paesi.
Apple Vision Pro oltre i confini USA dopo la WWDC24
Alla Worldwide Developers Conference di quest’anno Tim Cook e gli altri volti dell’azienda californiana presenteranno visionOS 2, un major update che porterà con sé nuove applicazioni ottimizzate, risolverà bug e introdurrà “funzionalità mancanti”. Nelle ultime settimane sono trapelate anche voci riguardanti la possibilità del supporto della nuova Apple Pencil Pro, ma la situazione sembra abbastanza incerta.
Durante il keynote, tra un annuncio e l’altro relativo all’intelligenza artificiale, Apple dovrebbe condividere anche i dettagli sulla disponibilità internazionale del Vision Pro. Ne è assolutamente convinto l’analista Ming-Chi Kuo, che tramite il suo profilo X ha rivelato che Regno Unito, Francia, Germania, Singapore, Cina e Giappone saranno tra i paesi che accoglieranno il Vision Pro entro la fine di giugno.
Di questa prima ondata potrebbero però fare parte anche Australia, Canada e Corea del Sud, come suggerito da indiscrezioni precedenti. Purtroppo l’Italia non viene citata in alcun report, quindi è probabile che per l’acquisto diretto nello stivale ci sarà da attendere ancora un po’.
Il visore è stato accolto con grande entusiasmo, con tanti appassionati (anche italiani) che hanno deciso di recarsi negli USA per acquistarne subito uno. Tuttavia, a distanza di mesi dal lancio l’interesse sembra sia drasticamente diminuito. Forse anche per via del prezzo tutto fuorché accessibile: si parte infatti da 3.499 dollari.
Il lancio internazionale potrebbe invertire questa tendenza e portare nuovamente l’attenzione degli utenti sul visore che ha potenzialmente tanto da offrire sia in termini di produttività che di intrattenimento.