Nelle ore in cui la community tech si scambia opinioni e mostra entusiasmo per l’imminente lancio del visore Vision Pro (il 2 febbraio negli USA, ora è ufficiale), Apple ha rilasciato un importante aggiornamento del suo software Xcode. La versione 15.2 è scaricabile gratuitamente dal Mac App Store e include il supporto dell’SDK per creare applicazioni proprio per il nuovo dispositivo.
Negli ultimi mesi il colosso di Cupertino ha permesso agli sviluppatori di app di creare software per il Vision Pro mettendo a loro disposizione uno speciale hardware con incluso una versione beta del Vision Pro App Store. Con il lancio di Xcode 15.2, però, i developer possono ora presentare le loro applicazioni per il visore (che andranno poi approvate, come al solito) ancora prima che il sopracitato store digitale spalanchi ufficialmente le sue porte agli utenti.
Apple Vision Pro: le nuove linee guida per le app
Oltre alla nuova versione di Xcode, l’azienda tech statunitense ha aggiornato le linee guida a cui gli sviluppatori devono rifarsi. In particolare, Apple chiede ai developer di non fare riferimento alle app per visionOS utilizzando termini AR (realtà aumentata), VR (realtà virtuale), XR (realtà estesa) o MR (realtà mista). Questo perché, a detta di Tim Cook e soci, quelle per il visore sono “app di elaborazione spaziale”.
Nulla di catastrofico, certo, ma questa precisazione di Apple sembra abbastanza contraddittoria. La società californiana in più di una occasione ha definito il visore come un prodotto con tecnologie di realtà aumentata e virtuale. Alla WWDC23, ad esempio, Tim Cook ha presentato il prodotto come una “piattaforma AR completamente nuova”.
Come mai questa decisione? È facile pensare ad una questione di marketing e branding. Sottolineando che il Vision Pro è una “piattaforma di calcolo spaziale”, Apple vuole distinguere il suo prodotti dagli altri visori AR/VR oggi sul mercato.
Inoltre, è probabile che l’azienda non voglia che il suo visore venga associato a prodotti legati alla realtà mista di Meta e a concetti come il “metaverso”. Durante un’intervista rilasciata nel 2022, volendo prendere fin da subito le distanze, il VP of Global Marketing Greg Joswiak affermò che non avrebbe mai utilizzato la parola “metaverso”.