È dato ormai per certo che alla imminente WWDC24 Apple presenterà anche inedite funzionalità di intelligenza artificiale per tutti o quasi i suoi dispositivi. Sì parla con insistenza di iOS 18 e di Siri, ma la rivoluzione in chiave AI coinvolgerà tutto l’ecosistema. Ebbene, il merito di questa svolta sarebbe anche di… Microsoft. Indirettamente, però.
La magia del Natale: il ruolo di Craig Federighi (e Microsoft) nella svolta AI di Apple
Nell’ultimo reportage del Wall Street Journal si legge che Apple è rimasta indietro nella “corsa agli armamenti” nel campo dell’intelligenza artificiale e che sta cercando di recuperare terreno su Microsoft, Google e altre rivali. Arriva anche una conferma, se così può essere definita, dell’accordo con OpenAI per l’utilizzo delle sue tecnologie in alcune funzioni. Nulla di nuovo, insomma.
Per quanto riguarda invece i meriti di Microsoft, la testata statunitense rivela un retroscena interessante. A spingere l’azienda di Cupertino ad abbracciare l’intelligenza sarebbe stato Craig Federighi, capo della divisione software di Apple.
Secondo il WSJ, “tutto è cambiato” quando ChatGPT è stato lanciato nel 2022. Durante le vacanze di Natale di quell’anno, il sopracitato Federighi si sarebbe convertito all’intelligenza artificiale dopo aver utilizzato per un po’ GitHub Copilot di Microsoft. Colpito dalle straordinarie potenzialità di quella tecnologia, lo stesso Federighi avrebbe poi convinto gli altri dirigenti Apple a spostare l’attenzione (anche) sull’AI, a investire tempo e risorse per “trovare nuovi modi per integrare l’intelligenza artificiale generative nei prodotti”.
Il colosso californiano avrebbe quindi lavorato intensamente per tutto il 2023 per centrare questo obiettivo. I risultati di questi sforzi verranno presentati proprio alla WWDC24, un evento che segnerà la prima vera incursione di Apple nel mondo dell’intelligenza artificiale.
Secondo le indiscrezioni, alcune funzioni AI verranno eseguite direttamente sul dispositivo (garantendo così anche il massimo della privacy), altre invece richiederanno il supporto di server esterni. Per lanciarsi quanto prima in questo mercato, Apple avrebbe stretto una partnership con OpenAI, azienda leader che oggi collabora anche con Microsoft.
Restando nell’ambito dei rumor, le novità più importanti dovrebbero riguardare Siri, destinato a diventare un assistente virtuale molto più versatile e utile.