Apple TV+ oggi è considerato come uno dei servizi di streaming con i migliori contenuti qualitativamente parlando. Lo dichiarano gli utenti, ma anche gli esperti di cinema e TV, visti i numerosi riconoscimenti conquistati in pochi anni di attività. Non tutto però starebbe andando per il verso giusto.
Dovendosi fare strada in un mercato dominato da Netflix e Prime Video, il colosso di Cupertino ha studiato una strategia “furba” per far conoscere la sua piattaforma di streaming. Prima l’abbonamento regalato con l’acquisto di un prodotto (iPhone, iPad, Mac), poi il costo mensile di sottoscrizione inferiore rispetto a quelli proposti dalla concorrenza. Infine, ed è certamente il fattore più importante, la qualità.
The Morning Show, Ted Lasso, Slow Horses, Silo, Fondazione e Scissione sono solo alcuni degli acclamati titoli lanciati negli anni su Apple TV+. A queste serie TV sono poi da aggiungere documentari, contenuti per i più piccoli, l’esclusività del campionato statunitense MLS e anche produzioni cinematografiche del calibro di Napoleone e F1. Realizzare prodotti di qualità significa però investire, e questo, si legge nel report odierno di Bloomberg, avrebbe portato Apple TV+ ad operare sempre in perdita. A causa di ciò, in quel di Cupertino avrebbero deciso di prestare molto più attenzione al budget.
Per la quarta stagione di The Morning Show, ad esempio, il colosso californiano ha versato un totale di 50 milioni di dollari solo per lo stellare cast (Jennifer Aniston, Reese Witherspoon, Billy Crudup, Greta Lee e Jon Hamm, tra gli altri). E 250 milioni di dollari sono stati invece investiti per Masters of the Air, serie acclamata dalla critica che non hai però raccolto il numero di visualizzazioni sperato.
Nonostante i riconoscimenti, la strategia deve cambiare. Eddy Cue, il responsabile della divisione intrattenimento di Apple, starebbe quindi organizzando numerosi meeting (anche con i partner di Hollywood) per cercare di far quadrare i conti. E, sempre secondo Bloomberg, è quasi certo che in programma ci sia un ritocco del numero di nuovi contenuti originali.