Da diverse settimane, a livello globale, Apple ha aperto il suo App Store agli emulatori. Ad aver approfittato di questa opportunità è stato uno sviluppatore, Mattia La Spina, che pochi giorni fa ha lanciato – con un discreto successo – l’applicazione iGBA, un emulatore del Game Boy Advance di Nintendo. Eppure, dopo tanti download, è stata improvvisamente rimossa dallo store digitale. Cosa è successo?
Apple interviene e rimuove da App Store un emulatore del Game Boy Advance
In una email inviata alla redazione di The Verge, lo sviluppatore Riley Testut ha dichiarato che iGBA è un clone non autorizzato del suo emulatore open-source GBA4iOS creato per iPhone oltre dieci anni fa. Ha indagato sulla questione anche Joe Rossignol di MacRumors, che ha contatto Apple per maggiori informazioni in merito.
L’azienda di Cupertino ha confermato che la rimozione di iGBA è dovuta proprio alla violazione delle linee guida. Apple si riferisce alla sezione 5.2 del regolamento di App Store:
Assicurati che la tua applicazione includa solo contenuti creati da te o di cui disponi una licenza per l’utilizzo. La tua app potrebbe essere rimossa se hai utilizzato contenuti senza autorizzazione. Di conseguenza, questo significa anche che l’app di un altro sviluppatore potrebbe essere rimossa se ha sfruttato il tuo lavoro.
The Verge ha contattato sia Testut che La Spina per un commento su quanto successo. Il primo ha colto l’occasione per spiegare di essere un po’ amareggiato per via dell’atteggiamento di Apple, dal momento che è da più di un mese che sta provando a lanciare il suo marketplace alternativo. La Spina invece non ha confermato esplicitamente di aver utilizzato il codice di Testut, ma, dispiaciuto per quanto accaduto, lo ha contattato via email.
Sparito iGBA, si può virare su Emu64 XL, un emulatore del Commodore 64 che “emula grafica, suoni e periferiche alla perfezione” e che “ha una tastiera con lo stesso layout di quella originale“.
Immagine di copertina by MacRumors