Si rafforzano le voci di un possibile allontanamento di Apple da Intel per quanto riguarda i suoi Mac. La società della Mela potrebbe progettare e realizzare in proprio i processori per i suoi sistemi desktop e notebook, similmente a quanto Qualcomm ha cominciato a fare con i suoi SoC Snapdragon 835 e i primi convertibili ARM.
Stando a quanto riferiscono le fonti di Bloomberg, Apple potrebbe passare a usare i suoi processori sui Mac già dal 2020.
I tecnici dell’azienda di Cupertino stanno già ultimando la progettazione delle unità grafiche che saranno impiegate nelle prossime generazioni di iPhone. Apple ha infatti deciso di abbandonare Imagination Technologies e le sue GPU PowerVR.
I responsabili della società guidata da Tim Cook avevano motivato l’abbandono dei chip PowerVR a fronte della loro scarsa evoluzione e delle ridottissime innovazioni introdotte nel corso degli ultimi anni da Imagination Technologies.
I processori grafici sviluppati in proprio da Intel saranno direttamente sfruttabili ricorrendo alla libreria Metal, componente capace di dialogare a basso livello con la GPU che sta rapidamente maturando e che presto dovrebbe raggiungere DirectX 12 e Vulkan in termini di performance e funzionalità.
Il processo evolutivo cui sono sottoposti i SoC Apple dovrebbe consentire di realizzare chip a 5 o 7 nm già nel 2020 e aprire appunto la strada alla realizzazione di unità computazionali piuttosto performanti sia per gli MacBook che per gli iMac.
Kalamata è il nome in codice che gli ingegneri Apple avrebbero assegnato al programma di sviluppo dei futuri processori per sistemi Mac.
La notizia ha portato a immediate conseguenze borsistiche sulle quotazioni di Intel.