In occasione dell’edizione di quest’anno del WWDC, Apple ha fatto un’operazione alla quale non ha abituato i suoi utenti: la società della mela ha infatti “tagliato” di 100 dollari il prezzo dei suoi MacBook Air anche se per il momento l’annuncio sembra riguardare solo gli Stati Uniti senza indicazioni su una possibile replica su altri mercati. L’ultima volta che Apple era intervenuta con le cesoie è stata nel mese di ottobre 2010 quando l’azienda, allora ancora guidata da Steve Jobs, introdusse un nuovo modello di laptop con schermo da 11 pollici, 2 GB di memoria ed un disco SSD da 64 GB.
Per gli analisti, la mossa di Apple ha come obiettivo quello di aggredire il mercato prima dell’arrivo degli Ultrabook basati su Windows riducendo i prezzi e, allo stesso tempo, migliorando la dotazione hardware.
“Intel e Microsoft stanno lavorando alacremente per convincere gli acquirenti dei nuovi sistemi a cuore Windows 8 – Ultrabook, notebook e “covertibili – che si tratta di prodotti in grado di competere con gli Air di Apple“, ha dichiarato Frank Gillett, analista presso Forrester Research.
Sempre secondo la tesi di Gillett, Apple starebbe davvero affilando le armi: la società ha infatti realizzato i MacBook Air da oltre quattro anni ed ha quindi maturato tutta l’esperienza necessaria per limare i costi. Cosa che i concorrenti ancora non possono riuscire a fare.
Frattanto, nonostante il costo “impegnativo”, i nuovi MacBook Pro equipaggiati con il display Retina sembra siano già andati a ruba anche in Italia. Entrambi i modelli con schermo da 15 pollici e, rispettivamente, processore Intel Core i7 quad-core da 2,3 e 2,6 GHz non sono più immediatamente disponibili così come era stato inizialmente annunciato. I due portatili al top di gamma Apple non saranno consegnati se non nel giro di 2-3 settimane dal momento dell’ordine. È questa l’evidente indicazione che viene riportata sul negozio online italiano di Apple.
A colpire il pubblico è stato evidentemente proprio il display Retina che offre una risoluzione di 2.880 x 1.880 pixel a 220 pixel per pollice pur supportando anche valori di risoluzione più contenuti. I riflessi luminosi sullo schermo Retina vengono ridotti all’integrazione del vetro direttamente nel pannello LCD. Stando ai primi test, la luminosità del nuovo schermo potrebbe essere leggermente inferiore rispetto ai modelli presentati l’anno scorso ma un nero che sfiora la perfezione rende impressionante il risultato visivo ottenibile con i display Retina dei nuovi MacBook Pro.