All’apertura del suo evento WWDC 2020, edizione che quest’anno si svolge online per ovvi motivi, Apple ha presentato le nuove versioni dei suoi sistemi operativi: iOS 14 e macOS 11 Big Sur.
Le novità, sinceramente, non sono moltissime e nel caso di iOS 14 alcune caratteristiche sembrano ispirarsi al funzionamento di alcuni meccanismi propri di Android (peraltro smussando le posizioni critiche espresse in passato dai portavoce dell’azienda di Cupertino sul sistema operativo della rivale Google).
La prima novità di iOS 14 è la libreria delle applicazioni, uno spazio al quale si può accedere scorrendo verso destra e che raccoglie e suddivide automaticamente le applicazioni in cartelle.
Parlando di widget, gli sviluppatori di Apple sembrano proprio aver attinto alla soluzione adottata in Android adattandola a iOS. I widget possono essere disposti sulla schermata iniziale, un approccio che Apple aveva sempre evitato in passato. Ma ora che Jony Ive non è più il responsabile del design dei prodotti della Mela sembra esserci più margine per allontanarsi dalle soluzioni omogenee e minimaliste sempre adottate tempi addietro.
L’assistente digitale Siri si presenta in veste rinnovata riuscendo a riconoscere meglio il parlato, le azioni, a offrire traduzioni immediate e altro ancora.
Carplay aggiunge nuove opzioni per la gestione dei propri veicoli: utilizzando il chip U1 integrato nel più recente iPhone sarà possibile aprire la serratura delle portiere di alcune auto che verranno commercializzate a partire dall’anno prossimo.
iOS 14 presenta poi diverse ottimizzazioni per ciò che riguarda le applicazioni native, a partire da Mappe e Messaggi. Debutta poi una nuova app che appare automaticamente quando si effettua la scansione di un codice QR o si avvicina l’iPhone a un dispositivo compatibile NFC.
Quanto a macOS 11 Big Sur, Apple ha di nuovo scelto il nome di una località della California per la nuova versione del sistema operativo.
Con Big Sur, le differenze tra iPadOS e macOS sono sempre più sfumate: gli sviluppatori della Mela hanno riprogettato le barre superiore e inferiore, l’aspetto delle finestre delle app e altri dettagli simili che rendono da oggi macOS molto più simile all’altro sistema operativo.
L’area delle notifiche è stata ridisegnata completamente tanto che adesso appare identica a quella di iPadOS, le opzioni della barra superiore sono state riviste, aggiunto il supporto per i widget nell’area delle notifiche e applicate altre personalizzazioni sul desktop.
Il nuovo browser Safari migliora il motore JavaScript per essere ancora più veloce: secondo Apple la gestione del codice presente nelle pagine web e nelle applicazioni più ricche sarebbe fino al 50% più veloce di Chrome.
Debuttano inoltre alcune funzionalità “inedite” tra le quali la traduzione automatica delle pagine web, una home page personalizzabile, regolazioni per la privacy legate all’utilizzo delle estensioni.