L’intelligenza artificiale di Apple Intelligence è una delle grandi novità dell’iPhone 16, ma c’è un problema: in Cina non è ancora disponibile. Il motivo? Le rigide normative locali, che impediscono ad Apple di usare gli stessi modelli AI impiegati nel resto del mondo. Ora, però, potrebbe esserci una soluzione: DeepSeek, l’intelligenza artificiale cinese che ha fatto parlare di sé nelle ultime settimane.
Apple forse ha trovato una soluzione per la Cina
Fino ad ora, Apple ha dovuto fare i conti con le restrizioni governative cinesi, che impediscono l’uso di modelli AI stranieri senza una specifica approvazione. Questo ha escluso Apple Intelligence dal mercato cinese, una situazione che Cupertino non può permettersi ancora a lungo.
Secondo un nuovo rapporto, Apple sarebbe in fase di test con DeepSeek, un modello AI sviluppato in Cina che potrebbe finalmente sbloccare la situazione. Non solo permetterebbe all’azienda di rispettare le normative locali, ma sarebbe anche più economico da gestire rispetto ai modelli occidentali. Insomma, per Apple sarebbe un colpo da maestro: meno costi e via libera per la Cina.
Sarebbe un aiuto per le vendite di iPhone
Apple non può ignorare la crescente concorrenza in Cina. I produttori locali, come Huawei e Xiaomi, stanno guadagnando terreno offrendo dispositivi avanzati a prezzi più competitivi. Se Apple Intelligence arrivasse anche in Cina, gli iPhone 16 potrebbero diventare più appetibili, aiutando l’azienda a riconquistare quote di mercato.
Tuttavia, i problemi di Apple Intelligence non riguardano solo la disponibilità geografica. Il nuovo Siri, che dovrebbe rappresentare il vero punto di svolta dell’AI di Apple, è stato rimandato al 2026. Inoltre, alcune funzionalità, come il riassunto delle notifiche, hanno mostrato diversi problemi, generando interpretazioni sbagliate delle informazioni.
Se i test andranno bene, Apple potrebbe ufficializzare la sua collaborazione con DeepSeek nei prossimi mesi. Per l’azienda sarebbe una grande vittoria strategica, che le permetterebbe di espandere Apple Intelligence senza scontrarsi con le rigide leggi cinesi. Resta solo da capire se questo compromesso sarà sufficiente per convincere gli utenti cinesi a scegliere un iPhone invece di un’alternativa locale.