Apple ha deciso di sospendere la pubblicazione di annunci pubblicitari su X (il social noto fino a pochi mesi come Twitter) dopo le il commento antisemita di Elon Musk rilasciato proprio sulla piattaforma di sua proprietà. Il colosso di Cupertino non è solo in questa forma di contestazione, IBM ha infatti seguito il suo esempio.
Apple (al pari di altre aziende come la sopracitata IBM) non vuole che i suoi annunci vengano mostrati insieme a teorie complottiste di estrema destra e a contenuti antisemiti. È quanto si apprende dal report di Axios, che cita fonti anonime ma completamente affidabili. Non ci sono dettagli su quanto durerà questa pausa.
La decisione del gigante californiano è arrivata dopo che Musk ha pubblicamente supportato un post antisemita secondo cui le comunità ebraiche promuoverebbero “l’odio dialettico contro i bianchi”. Secondo l’imprenditore statunitense, “è la verità”.
Apple vs Musk (X): i precedenti
Non è la prima volta che l’azienda che produce iPhone e Mac sceglie di mettere in pausa la pubblicazione di annunci sul social in questione. Quando Musk acquisì Twitter, infatti, applicò diverse modifiche che riducevano drasticamente la moderazione dei contenuti. Di risposta, Musk accusò pubblicamente Apple di odiare la libertà di parola.
Una (sorta di) pace venne raggiunta nel giro di qualche settimana, più precisamente dopo un incontro tra Tim Cook e Elon Musk negli uffici dell’Apple Park. «Credo che Twitter sia una proprietà importante. Mi piace l’idea che sia lì per il discorso, come piazza cittadina. Ma ci sono anche alcune cose non mi piacciono», rivelò poi Cook in una intervista successiva.
Il commento del CEO di X, Linda Yaccarino
Oggi tra le due società è tornato il gelo, e non è chiaro quanto durerà la sospensione delle attività su X. Nel frattempo – in una lettera rivolta ai dipendenti – è arrivato il commento di Linda Yaccarino, attuale CEO di X: «Anche se alcuni inserzionisti potrebbero aver temporaneamente sospeso gli investimenti a causa di un articolo fuorviante e manipolato, i dati racconteranno la vera storia. Perché tutti noi che lavoriamo in X siamo stati estremamente chiari riguardo ai nostri sforzi per combattere l’antisemitismo e la discriminazione, poiché non c’è posto per questo in una nessuna parte del mondo».
L’articolo “fuorviante e manipolato” di cui parla Yaccarino è stato pubblicato sulle pagine digitali di Media Matters.